MILAN NEWS – Alberto Aquilani è tornato a parlare di Serie A, dopo la sua avventura in giro per l’Europa. L’ultima stagione ha giocato nel Las Palmas, salvo poi svincolarsi. Al momento è senza squadra, a 34 anni, alla ricerca di un progetto stimolante.
Ha giocato nel Milan nella stagione 2011-2012, collezionando 31 presenze e 1 gol. In merito alla squadra attuale, in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, ha riferito: “Anche la scorsa stagione si diceva un gran bene del Milan, ma poi abbiamo visto quello che è successo. Sicuramente ora qualcosa cambierà, Leonardo e Maldini conoscono bene l’ambiente, Paolo, soprattutto, è un’icona rossonera. Non dimentichiamoci poi che hanno preso Higuain, un grandissimo. Viene da tre anni pazzeschi e può fare la differenza. Ma, secondo me, restano un gradino sotto le altre. Scambio di mercato Milan-Juventus? Non nascondo che all’inizio sono rimasto stupito. La decisione di Leo è stata coraggiosa. Penso che la Juve cercasse un difensore forte per vincere la Champions, per creare un instant-team, forse perché Caldara non era ancora pronto”.
L’ex centrocampista rossonero ha parlato della corsa allo Scudetto: “Anti-Juve? Se la giocano Roma e Napoli. Vedo però la Roma un gradino sopra. Il Napoli potrebbe aver bisogno di più tempo. Con Sarri era una macchina perfetta, Ancelotti è un grandissimo, ma è al primo anno. Poi non sottovaluterei l’Inter che ha fatto investimenti importanti ed ha tenuto i migliori. Penso che con Spalletti possa fare il definitivo salto di qualità”.
Al Milan ha avuto anche modo di conoscere direttamente Massimiliano Allegri: “Max è un allenatore molto intelligente. Il suo punto di forza è che soffre poco la pressione e non si imbarazza davanti ai grandi giocatori. Ha inoltre dimostrato di saper gestire una squadra di prime donne. In questo oggi è il migliore”.
Ancora sull’esperienza al Milan, dove non scattò l’obbligo di riscatto dal Liverpool per 2 presenze. Questo il racconto di Aquilani: “Dovevo raggiungere 25 presenze per far scattare l’obbligo di riscatto. A dicembre ero già a 18 e mancavano ancora 6 mesi. Le avrei fatte sicuramente. A gennaio però mi sono infortunato, sono stato 3 mesi fermo e quando sono rientrato Galliani mi disse che preferiva non scattasse l’obbligo di riscatto. Voleva farmi tornare in Inghilterra e trattare in un secondo momento col Liverpool. La sua idea era quella di non doversi sentire in obbligo di pagare 8 milioni del riscatto. Mi ha chiamato nel suo ufficio per spiegarmi la situazione ed ho apprezzato la sua sincerità. Il Liverpool non era contento, voleva monetizzare, si è sentito preso in giro dal Milan ed ha preferito trattare con altre squadre”.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it