MILAN NEWS – Quindici mesi da direttore sportivo e gestore dell’area tecnica del Milan non li dimenticherà facilmente. Massimiliano Mirabelli ha vissuto un’altalena di emozioni e operazioni che resteranno sempre nella sua memoria.
Triste l’addio del dirigente calabrese, che paga il repentino cambio di proprietà, dalle mani dei cinesi a quelle di Elliott Management, e la volontà del nuovo consiglio d’amministrazione di rivoluzionare totalmente la struttura dirigenziale partendo dall’allontanamento dei manager ingaggiati ai tempi di Yonghong Li. Ieri l’incontro tra Mirabelli e il neo presidente Paolo Scaroni non ha avuto esito positivo, visto che i due non hanno trovato accordi per la buonuscita del d.s. rossonero, che dunque è stato esonerato ufficialmente dall’incarico anche se resterà a libro paga fino alla scadenza del suo contratto.
Oggi Tuttosport parla di una possibile causa legale tra Mirabelli e il Milan, per via dell’esonero senza una giusta causa, ma è più probabile che l’uomo-mercato resti in disparte senza esasperare i rapporti con il suo vecchio club. Il messaggio di Mirabelli dopo l’ufficialità del suo addio è stato molto sentito e di assoluto rispetto verso il club e la tifoseria. Più probabile invece che la vera rottura sia avvenuta tra Mirabelli e Marco Fassone, l’ex amministratore delegato che lo scelse proprio come braccio destro. Nessuna considerazione per Fassone nel messaggio pubblicato ieri e un possibile scontro tra i due per via delle strategie poco chiare e dell’appoggio incondizionato dell’AD nei confronti di una proprietà cinese che Mirabelli pare non aver mai compreso del tutto.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it