MILAN NEWS – Il cambio di proprietà del Milan ha stravolto tutto in pochi giorni. La Elliott management Corporation ha rinnovato il management del club. I primi due nomi illustri fatti fuori sono stati Yonghong Li e Marco Fassone.
Il primo era ovvio dovesse abdicare, visto il default al quale è andato incontro, mentre l’ormai ex amministratore delegato è stato sollevato dall’incarico ‘per giusta causa’. Partiamo dalla questione di Fassone. Così si legge nel comunicato ufficiale diramato dal club sabato scorso dopo il CdA a Casa Milan: “Con effetto immediato, Marco Fassone lascia la carica di amministratore delegato”. Riferimento inoltre alla “compromissione del rapporto fiduciario” con il manager. L’ex dirigente rossonero è pronto a far causa al club, nello specifico al fondo Elliott. Secondo quanto riporta toplegal.it, Fassone per la gestione del licenziamento per giusta causa, sarà assistito da LabLaw con il founding partner Francesco Rotondi.
Situazione ben più scottante quella di Yonghong Li, ex presidente rossonero. Recentemente con una lettera Li ha attaccato Elliott, accusa di aver orchestrato il default, definendolo anche ‘avvoltoio’. L’imprenditore cinese è assistito da Eversheds Sutherland, ha infatti avviato un contenzioso contro il fondo statunitense accusandolo di aver “orchestrato un default anticipato”. Lo studio affianca Mr Li nel contenzioso con un team composto da Riccardo Bianchini, Marco Franzini e Renato Fiumalbi.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it