MILAN NEWS – Di lui ci si ricorda come un predestinato che ha sempre viaggiato nella propria carriera calcistica tra grandi giocate ed errori marchiani, vittima forse anche di un carattere più esuberante del dovuto.
Ibrahim Ba è stato un calciatore iconico, anche per il Milan, club al quale è rimasto legato nonostante non abbia dimostrato in rossonero tutto ciò di cui era capace. L’ex stella del calcio francese è stato interpellato dalla Gazzetta dello Sport per commentare il momento attuale del Milan a livello societario, vista anche l’amicizia che lo lega a diversi vecchi compagni, tra cui il capitano Paolo Maldini.
Ba ha subito puntato il dito contro la proprietà cinese, rea di aver preso in giro l’ambiente: “Vivo il momento del Milan con rabbia e tristezza. Capisco la frustrazione dei tifosi, tutta la situazione è stata gestita male. Ma i segnali per capirlo c’erano dall’inizio. I tifosi del Milan, quando Mister Li ha comprato il club da Berlusconi, inizialmente si sono fatti illudere dai tanti acquisti milionari. Ma quando una bandiera rossonera come Paolo Maldini ha rifiutato di entrare in quel progetto, avrebbero dovuto capire che qualcosa non andava”.
Il francese ha infatti chiamato in causa Maldini, colui che evidentemente aveva capito subito la pochezza delle risorse cinesi: “Paolo è stato accusato di arroganza. Non lo meritava. Non poteva sapere se la squadra in campo avrebbe giocato bene o male, ma di sicuro non era convinto dalla gestione che stava prendendo forma. Ed è rimasto ai margini. Il tempo gli ha dato ragione”.
Infine Ba ha raccontato del motivo per il quale è ancora molto legato al Milan, visto che i suoi trascorsi rossoneri non sono stati troppo esaltanti: “Il Milan è stato una parte importante della mia vita, lo seguo ancora con passione. Quando arrivai, Fabio Capello m’insegnò tanto dal punto di vista tattico. Ne avevo bisogno. Negli anni successivi sono andato e tornato più volte, ma i colori rossoneri mi sono rimasti dentro”.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it