MILAN NEWS – Dito puntato contro il management attuale del Milan; dopo la fine prematura dell’era cinese spunta il rischio di un vero e proprio colpo di spugna che possa rivoluzionare l’intera dirigenza.
Tutto dipenderà da Elliott Management e dai programmi che il fondo statunitense dovrà sviluppare per ridare lustro e prestigio al Milan, che tra un anno sarà presumibilmente messo sul mercato finanziario e venduto a soggetti ben più solidi della presunta cordata di Yonghong Li. C’è chi parla di un addio ormai certo dei due dirigenti principali dell’ultima annata, ovvero Marco Fassone e soprattutto Massimiliano Mirabelli, l’uomo-mercato che potrebbe essere messo alla porta al termine della sessione estiva.
Mirabelli, come scrive oggi Tuttosport, viene spesso fatto passare come uno dei colpevoli dell’andamento non positivo del Milan nella scorsa stagione, ma in realtà andando ad analizzare le sue mosse dirigenziali si può intendere come il direttore sportivo calabrese abbia salvato la faccia ai rossoneri in diverse occasioni: ad esempio le operazioni di mercato della scorsa estate da 230 milioni hanno fatto accrescere esponenzialmente il valore della rosa milanista; certo non è facile dimenticare i troppi soldi spesi per due flop come Nikola Kalinic o André Silva, ma gli altri colpi si sono rivelati utili, intelligenti e prestigiosi anche per una questione relativa alla ricchezza dell’asset.
La scelta di chiamare Gennaro Gattuso in corsa è un’altra dimostrazione della lungimiranza di Mirabelli: al momento dell’esonero di Vincenzo Montella si era parlato di un grande nome per la panchina, magari il tanto apprezzato Carlo Ancelotti. Il d.s. però ha scelto di affidarsi ad un uomo con il marchio rossonero stampato addosso, che fa del carattere e dello spirito di appartenenza la sua filosofia. Una scelta ideale per ridare lustro al Milan, riportare entusiasmo tra la gente e rilanciare elementi come Biglia, Kessié o Calhanoglu, oggi tutti calciatori quotatissimi ed intoccabili per il gioco rossonero.
Dunque, prima di parlare di flop nel lavoro svolto da Mirabelli, va ovviamente valutato l’insieme del suo impegno; impossibile dire che sia andato tutto per il meglio, ma il direttore calabrese è stato decisivo con alcune idee sorprendenti e azzeccate.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it