NEWS MILAN – L’era cinese è praticamente terminata nel club rossonero. Un periodo durato poco più di un anno con Yonghong Li presidente e che si avvia verso la conclusione.
La rottura del covenant relativo all’ultimo aumento di capitale, ha permesso al fondo Elliott Management Corporation di avviare la pratica per prendere il controllo del Milan. L’attuale proprietà aveva avuto 10 giorni lavorativi di tempo per restituire i 32 milioni anticipati dall’hedge fund di Paul Singer, ma nel giorno della scadenza (venerdì) non è riuscita neppure a dare la visibilità del bonifico. Elliott può ora procedere con l’escussione del pegno sulle azioni rossonere e diventare di fatto a breve padrone del Diavolo.
La Gazzetta dello Sport scrive che Yonghong Li in lacrime si è arreso. Aveva cercato un accordo in extremis con il miliardario russo Dmitry Rybolovlev, ma senza successo. Non era invece ripartita davvero la trattativa con Rocco Commisso, che ora potrebbe comunque rivolgersi a Elliott per acquistare il Milan. Stessa cosa che potrebbero fare pure la famiglia Ricketts, Stephen Ross e altri potenziali acquirenti.
Il quotidiano sportivo nazionale conferma che il fondo americano ha cambiato gli amministratori della Rossoneri Champions Investment Luxembourg, società partecipata da Elliott attraverso la Project RedBlack che controlla la Rossoneri Investment Luxembourg, a sua volta proprietaria del club. Anche a quest’ultima verranno cambiati amministratori, stessa circostanza che avverrà pure nel Milan con il rinnovamento del Consiglio di Amministrazione. Usciranno di scena i consiglieri cinesi per fare spazio ad altri nominati dall’hedge fund di Paul Singer.
A livello di management, è possibile che Marco Fassone rimanga al suo posto e che l’attuale consigliere Paolo Scaroni (vicino ad Elliott) diventi il nuovo presidente. La Gazzetta dello Sport rivela anche contatti con Paolo Maldini. Nello specifico si parla di un incontro avvenuto a Ibiza con rappresentati del fondo americano. Ma bisognerà vedere se quest’ultimo sarà intenzionato a vendere a breve il Milan oppure se lo gestirà per un periodo prima della nuova cessione. Magari scatenando un’asta, che partirebbe da oltre 600 milioni di euro considerando i 415 che il fondo deve recuperare più altri 150 che immetterà nel club per la gestione, a cui sommare poi altri debiti in atto e valori.
Yonghong Li potrebbe fare un ultimo disperato tentativo avviando un’azione legale contro Elliott. Non per riprendesi il Milan, cosa che appare improbabile, ma per quanto riguarda l’extra-guadagno del fondo USA una volta rivenduto il club. La parte eccedente i 415 milioni che spettano a Singer e che l’uomo d’affari cinese ritiene che gli spetti. Vedremo se il contenzioso ci sarà.
Redazione MilanLive.it