NEWS MILAN – Nella giornata di oggi scatta il raduno della squadra rossonera a Milanello, evento che dà il via ufficialmente alla nuova stagione 2018/2019. Ma prima dell’allenamento è tempo di conferenza stampa.
Ad intervenire sia mister Gennaro Gattuso che il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli. Tante domande per entrambi, su diversi temi che riguardano l’attualità di casa Milan. Oltre alle vicende sportive, ce ne sono altre di stampo societario di cui è inevitabile discutere. Allenatore e società devono essere abili a isolare i giocatori da ciò di non sportivo che li circonda, così da poter lavorare al meglio sul campo.
Sono stati giorni frenetici per quanto riguarda le vicende societarie. Ma il direttore sportivo rossonero non vede tutto così nero: “Noi pensiamo positivo. So le difficoltà che Gattuso ha dovuto superare. E con questo gruppo è arrivato terzo. Ci sono tanti giovani, adesso possono iniziare la stagione con lui. Io, rispetto a voi tutti che vedete cose negative, sono molto positivo per la prossima stagione. Nessun giocatore vuole andar via. Le altre si sono rinforzate? Pensiamo a noi. Il mercato è importante, ma poi è sempre il campo a parlare“.
Con l’arrivo della nuova proprietà l’assetto dirigenziale è cambiato in larga parte: “Normale che con un proprietario nuovo arrivi un quadro dirigenziale nuovo. Mi sembra una cosa fisiologica. Nessun giocatore né agente mi è venuto a dire che vuole lasciare il Milan. Siamo in una fase dove dovremmo capire, in base ai parametri di quest’anno, cosa riusciamo a fare. Abbiamo delle idee, ma non dobbiamo necessariamente fare cessioni importanti, a meno che qualcuno non ci dica che vuole andar via”. Esclude così la possibilità di cedere Suso all’Inter: “Non so se il suo agente ha veramente parlato con i nerazzurri, ma io posso escludere in maniera categorica questa possibilità. Ha una clausola valida per l’estero, ma lui vuole rimanere qui”.
Il Milan non sa ancora se giocherà o meno la prossima Europa League conquistata sul campo. Chiaramente questo influenzerà anche il calciomercato: “L’Europa League comporta più entrate, certo, quindi si può fare qualcosa in più sul mercato. Altrimenti no. Noi l’abbiamo conquistata sul campo e speriamo che nessuno ce la tolga. Normale che senza la coppa bisognerà rivedere i piani e inventarci qualcosa in più. Cessioni? Non vogliamo svendere i nostri giocatori. Uscirà solo chi avrà il bene plagio del mister. Se c’è una trattativa più avanzata lo chiamerò e lui mi dirà si o no“.
Intanto il tempo scorre e alcuni obiettivi di mercato sono già sfumati. Ma Mirabelli ha già programmato tutto: “Il nostro lavoro è preparare più alternative, sperando che poi arrivi un tempo che magari puoi chiudere le tue prime scelte. Ne abbiamo preparate almeno una decina per ogni ruolo. Halilovic? Abbiamo fatto una piccola scommessa, vogliamo vedere se Rino riesce a restituirci qualcosa di questo grande talento. L’arrivo di un big? Sono del parere che devono arrivare calciatori che ci facciano fare un salto di qualità. Deve essere per forza un giocatore importante, perché tanto per fare mercato non lo facciamo. Chi può arrivare dovrà avere il consenso di Rino“.
L’avventura di Yonghong Li alla presidenza del Milan è durata poco più di un anno. Mirabelli non si aspetta tutto questo: “Né io e né voi vi immaginavate quanto successo. Nessuno se lo aspettava. Magari uno lavorava in una maniera più serena e tranquilla se non c’erano tutte queste problematiche. Ma tutto questo non dobbiamo trasformarlo in alibi. Perché pure se rimaniamo così siamo sempre quelli che rappresentano il Milan. Dobbiamo solo pensare a fare il meglio possibile. Questa maglia ha lottato per cose importanti e noi, nonostante le problematiche, non vogliamo fare percorsi diversi rispetto a progetti importanti. Rinnovi? Ci è rimasto soltanto un ragazzo del settore giovanile, tutti gli altri sono a posta. Ci penseremo magari fra qualche mese a giocatori come Bonaventura, con cui non abbiamo avuto particolari problemi“.
Al Milan in questi giorni sono stati accostati grandi nomi come Alvaro Morata e Ciro Immobile. Il direttore sportivo ci tiene a chiarire: “Non abbiamo mai fatto nomi per illudere nessuno. Nel momento in cui uscirà un attaccante, ne dovrà arrivare un altro che, almeno sulla carta, dovrà essere superiore a quelli che abbiamo. Noi siamo consapevoli quelle che sono le dinamiche del mercato e i calciatori. Ad oggi però ci secca dire questo sì e questo no. I tifosi devono sapere che qui c’è gente che lavora tutto il giorno per il bene del Milan“.
Redazione MilanLive.it