MILAN NEWS – La nuova stagione del Milan inizia oggi. I rossoneri si sono ritrovati al centro tecnico di Milanello per iniziare la preparazione estiva.
Saranno settimane molto importanti queste per la squadra. Che, verso la fine di luglio, partirà alla volta dell’America per partecipare all’International Champions Cup. Gennaro Gattuso pare avere già le idee chiare su quelli che sono i suoi programmi. Sarà però importante non sbagliare nulla e non ripetere gli errori dei suoi precedessori, in modo da iniziare la stagione con il piede giusto. Il tecnico rossonero ha parlato di questo e di molto altro nella prima conferenza stampa dell’anno.
I tifosi considerano Rino la loro ancora di salvezza. Il tecnico ha così risposto: “Sento questa pressione. Ma io da solo posso fare poco. La società finora non ci ha mai fatto mancare nulla a livello economico. La squadra è sempre stata bene. Poi è normale che quando non c’è un presidente a stretto contatto è tutto più difficile. Però in questo momento noi dobbiamo onorare questa società e fare di tutto per farla funzionare al meglio. Io ce la metterò tutta. La sento la pressione, però mi piace. In questi mesi ci ho sempre messo la faccia: mi sento di essere tutto di questo club. Per me essere qui è un onore. Non mi fa paura“.
Impossibile non parlare di calciomercato. Gattuso è stato chiaro in più occasioni su quali possono essere gli obiettivi: “La nostra è una base importante. Però va rafforzata e la società lo sa. Spero arrivi qualcuno, perché so che ce n’è bisogno. Ma posso anche rimanere così, non c’è problema. Ma bisogna esserci la consapevolezza che le altre si sono già rinforzate. Reparto da rinforzare? Ho sempre detto che ci vuole un’alternativa all’attaccante esterno, a un centrocampista come Kessié. In attacco ne abbiamo quattro al momento, non arriva nessuno se uno di questi non va via“.
Il Milan ad oggi non sa ancora se giocherà o meno l’Europa League. Ma la preparazione non cambia: “Da oggi il nostro obiettivo è prepararci con la testa che l’Europa si gioca. Poi se non si gioca pazienza, andremo su altri obiettivi o stimoli. L’obiettivo? In questo momento non ne abbiamo parlato perché ci sono altre problematiche. Reina e Donnarumma? Meglio avere due grandi portieri che non averne. Chi sta meglio gioca, va bene così. Gli attaccanti? Il campo ne parlerà. Spero che Bacca arrivi con la voglia di far fatica e di sudare e non con l’idea di dover già andar via. Se deve rimanere lo deve fare come dico io. Conosco le caratteristiche dei miei calciatori: André Silva lo voglio più sveglio, quello che ha fatto l’anno scorso non basta. Dopo il titolare non si sa: nella mia testa so quello che mi possono dare i quattro attaccanti“.
Un commento sul passaggio di Gianluigi Buffon al Paris Saint-Germain: “Non avrei mai pensato che a 40 anni potesse giocare ancora da protagonista. E’ andato in una squadra glorioso, la più grandi d’Europa al momento. Mi ha sorpreso. Se ricordo nel 2010 aveva la schiena a pezzi, tutti dicevano che era finito. E invece siamo qua ancora a parlare di lui che gioca in una delle più grandi squadre d’Europa“.
L’unico acquisto fatto finora è Alen Halilovic. E Rino ha già le idee chiare sulla sua collocazione tattica: “Lo vedo mezzala. Qualche partita in quel ruolo già l’ha giocata. Non è un incursore, ma con grandi qualità tecniche. Se si mette a posto può fare bene secondo me“. Sulla presenza sua e di Massimiliano Mirabelli al Mondiale: “Siamo andati perché era giusto, non c’era bisogno di vederli al Mondiale. Noi dobbiamo acquistare calciatori funzionali, altrimenti non arriva nessuno. Chi arriva deve avere caratteristiche precise, tecnico-tattiche e umane. Quando si compra un calciatore in tanti trascurano il carattere. Io invece gli do una grande importante perché devo lavorarci, guardarlo negli occhi. Questa è una componente che a me piace molto“.
Come ha già spiegato, Gattuso ha già vissuto situazioni societarie difficili. Ma qui al Milan è tutt’altra cosa: “Da quando sono arrivato sto facendo solo l’allenatore perché su altro ci sono già grandi professionisti. Io perdo tempo solo sull’aspetto tecnico-tattico. In altre esperienze no. Da quando sono arrivato sto meglio: si parla di calcio, di allenamenti. E tutte le ansie mi passano. Il momento più brutto è quando avevo finito gli impegni con i figli e con la moglie e rompevo le scatole a Mirabelli. Piano B in campo? Sì. Ripartiamo da dove abbiamo finito, ma voglio iniziare a lavorare anche su concetti nuovi, come ad esempio la difesa a tre a partita in corso. Il centrocampo resterà a tre, per il resto pensiamo a delle modifiche”.
Il tecnico commenta poi quanto successo a Nikola Kalinic, cacciato via dal ritiro della Croazia a Mondiale già iniziato: “Ha sempre sofferto di un’infiammazione pubalgico. L’errore che ha fatto è che, una volta andato via di qua, non è stato onesto con il suo allenatore. E quando becchi un allenatore un po’ sanguino e che ti vuole sempre a mille all’ora, è venuta fuori questa problematica. Io ho parlato con lui: non è facile da allenate, ma vi posso assicurare che è un ragazzo sensibile, non porta rancore, si sa comportare. L’errore è stato quello di non essere stato onesto“.
Simone Zaza è fra i calciatori accostati al Milan in questi giorni. Le sue caratteristiche lo avvicinano al modo di giocare del tecnico. Che però spiega: “Abbiamo già Cutrone. Con meno esperienza, ma già ce l’abbiamo. La priorità è parlare dei nostri attaccanti e ad oggi siamo a posto. Se esce qualcuno allora se ne potrà parlare. Lavoriamo dalla mattina alla sera, pane e pane e vino a vino come piace a me. I confronti sono di rispetto. Ci guardiamo negli occhi e non ci dobbiamo convincere. Facciamo le cose per il bene del Milan, per migliorarci. Si può sbagliare, magari ci insultiamo in italiano e anche in inglese, ma facciamo tutto per migliorare“.
Modifiche anche per quanto riguarda lo staff tecnico. Al posto di Alfredo Magni, infatti, è arrivato Valerio Fiori come preparatore dei portieri: “C’è anche Ragno che ha lavorato nella struttura di Alfredo, ha la stessa metodologia. Chi è arrivato è tutta gente che conosce bene l’ambiente. Non ho tempo da perdere per spiegare come funziona, voglio gente che già lo sa. Con Magni perdiamo un grande professionista, nulla contro di lui. Ma è stata una scelta, mia e della società, per cambiare un po’. Bacca? La società gli ha dato un pezzo, se non si trova un accordo viene qua e fa parte della rosa. Spero venga con voglia e impegno e prenderò in considerazione anche lui. Però se arriva e sento discorsi da bischero, non mi sta bene. Viene qua e si allena. E se si allena come si deve non so perché non devo prenderlo in considerazione. Se ha bisogno di coccole gliele faccio pure“.
Infine Gattuso ha spiegato qual è l’obiettivo suo e non solo di queste settimane: “L’obiettivo al momento è trovare la tranquillità societaria. Vogliamo vivere la quotidianità con serenità che ci può aiutare a lavorare meglio. Poi vedremo dove arriveremo. Normale che mi viene da dire Champions, ma poi ci penso ed è difficile“.
Redazione MilanLive.it