MILAN NEWS – Sembrano passati anni luce da quando Adriano Galliani era il massimo dirigente del Milan e l’uomo addetto al rafforzamento della squadra rossonera.
Invece è passato solo un anno e qualche mese da quando lo storico amministratore delegato ha dato l’addio alla sua squadra del cuore dopo una trentina d’anni di fedeltà. Galliani, oggi intervistato da Il Giornale, ha intrapreso la carriera politica, in qualità di Senatore del partito di ‘Forza Italia’, per seria e concreta richiesta del suo presidente Silvio Berlusconi. Nell’intervista Galliani ha spiegato anche le differenze tra i due mondi, quello sportivo e quello attuale della politica italiana.
L’ex dirigente del Milan ha raccontato che la sua carriera istituzionale poteva iniziare già da diversi anni, ma è stato lui a rifiutare: “E’ dal 1994 che Berlusconi mi chiedeva di entrare in politica. Io ho sempre preferito rifiutare, perché ero attento alle questioni Milan e anche per i tifosi: la curva rossonera era divisa tra tifosi di destra e di sinistra, era sbagliato scontentare qualcuno. Ma quando il Milan è stato venduto non ho più avuto scuse”.
Galliani ha parlato di come si sia integrato facilmente nella vita politica: “E’ la mia quarta vita. Volevo sei mesi per capire e studiare, invece Berlusconi mi ha dato subito la bicicletta e io pedalo. Prima parlavo con giocatori e procuratori, ora con esperti e professori. Io sono l’allenatore azzurro. Scoprirò nuovi talenti”.
Keivan Karimi – Redazione Milanlive.it