NEWS MILAN – Marco Fassone ha deciso di concedersi a un Q&A con i tifosi rossoneri per fare chiarezza su alcuni temi riguardanti il club rossonero. Com’è risaputo, ci sono vicende che stanno un po’ preoccupando.
La sentenza UEFA che ha escluso il Milan dall’Europa è stata ovviamente mal accolta, anche se comunque c’è ancora un ricorso al TAS di Losanna che può revisionarla. Inoltre ci sono le note vicende societarie, con le trattative che possono portare Yonghong Li a cedere il club a breve. E a proposito della proprietà cinese, in molti vorrebbero maggiore trasparenza. C’è poi il calciomercato, ancora bloccato in entrata e con voci di possibili cessioni eccellenti che circolano. E non mancano altri argomenti sui quali i tifosi vogliono interpellare l’amministratore delegato.
Fassone apre così l’appuntamento con i tifosi: “Mi rendo conto che c’è un desiderio di sapere, di capire cosa sta succedendo. Mi è sembrato giusto essere qui, rispondere alle loro domande. Siamo qui per questo. La stagione ricomincia oggi, la prossima settimana si ritrova la squadra“.
Subito una domanda su Leonardo Bonucci, accostato a Manchester United e PSG in questi ultimi giorni: “Leo è il nostro capitano, non stiamo trattando con nessuno, starà con noi, spero, ancora a lungo“. Per quanto riguarda l’aumento di capitale, l’ad rossonero è tranquillo: “I 32 milioni il Milan li ha ricevuti, l’account della banca è ricco. Poi non è importante chi li ha dati questi soldi. Per me sono importanti per pagare dipendenti e fare campagna acquisti“.
Tanti dubbi dei tifosi riguardano le vicende societarie e il possibile cambio di proprietà: “Credo che il tifoso sia concentrato solo sul proprietario, sul fondo Elliott eccetera. Questo fa parte della nostra cultura, perché in Italia siamo abituati a proprietà lunghe. Immaginare che ci siano proprietà brevi mette in subbuglio. Non possiamo sapere cosa vorrà fare Mr. Li, ma la cosa importante è che il club sia solido, che abbia dei progetti. Io mi auguro che il proprietario, chiunque sia, ci supporti, ci dia le risorse economiche. E questo Li lo ha sempre fatto, il fondo Elliott anche. Se mai ci fosse un nuovo azionista che vuole arrivare, immagino lo faccia con la giusta passione“.
In tutto questo trambusto, quando si tornerà a parlare di calcio? Fassone risponde: “Spero presto. Anche io vorrei parlare di calcio e non di altre cose. Vi assicuro che nei nostri uffici si parla di calcio, si fanno progetti, si parla di mercato. Leggiamo quello che c’è sui giornali, ma siamo concentrati sul pallone”. Sulle possibilità di cambiare la decisione dell’UEFA di escludere il Milan dalle coppe: “Non lo so. A me sembra ingiusto come verdetto, così come al Milan tutto. Noi abbiamo cercato di dimostrare la nostra ferrea volontà di rispettare le regole, abbiamo presentato dei piani dei prossimi tre anni, abbiamo cercato di portare tutti gli argomenti per garantire questo. Non è bastato. Lottiamo fino al novantesimo, forse anche oltre“.
Tema calciomercato. Finora due sono gli acquisti ufficiali, vicino il terzo. Ma ci saranno anche altri arrivi: “Questi tre sono ottimi giocatori che Mirabelli aveva messo nel mirino e completato nei mesi scorsi. Le richieste sono quelle di cercare di completare la rosa con tre inserimenti di qualità in alcune zone del campo. A questi stanno pensando, non a quelli che già sono arrivati. Questo mercato qui sarà fatto di entrata e di uscite, quindi le due cose confluiranno insieme”.
Molti tifosi sperano nel cambio di proprietà per avere a disposizioni somme grosse di denaro da investire sul mercato. Ma Fassone ci tiene a chiarire: “Noi abbiamo in cassa sufficiente denaro da investire sul mercato. Il presidente Lì su questo non ci ha fatto mancare niente. Ma purtroppo dobbiamo fare i conti con le norme del Fair Play. Se l’anno scorso ci hanno permesso di fare una campagna importante, quest’anno ci impongono delle regole e il bilancio fra entrate e uscite deve essere equilibrato“.
Il rischio è che i migliori calciatori della rosa possano chiedere la cessione: “A parte che nessuno è venuto a dire di voler andare via. Se succedesse, lo valuteremmo con attenzione, perché i calciatori devono essere convinti di rimanere. I nostri progetti non cambiano. L’anno fa volevamo entrare subito nei primi quattro posti, poi però abbiamo faticato troppo e siamo arrivati sesti. Questo cambia solo di un anno l’obiettivo, perché il progetto non manca. La nostra è un’ottima squadra, che al girone di ritorno avrebbe conquistato il terzo posto. Se si fanno due o tre miglioramenti, secondo noi siamo competitivi. Il nostro progetto è questo, è un progetto da Milan e cerchiamo di portarlo avanti“.
Sull’obiettivo della prossima stagione e sul mercato le idee sembrano parecchio chiare: “La squadra che andremo a costruire dovrà essere un po’ più forte di quella costruita l’anno scorso. Mirabelli e Gattuso, che hanno sintonia totale, hanno le idee molto chiare. Mi hanno già portato una lista da almeno un mese dei giocatori in uscita e quelli di entrata, del puzzle della squadra. Massimiliano ci sta lavorando, è avanti su alcune negoziazioni, indietro su altre. Mancano 45-46 giorni alla fine del mercato. L’anno scorso di questi tempi avevamo già fatto sei o sette acquisti, adesso dobbiamo completare il puzzle. Stiamo lavorando con intensità, vogliamo progredire“.
Alen Halilovic è ormai vicinissimo: “Siamo più che ad una stretta di mano. Si tratta di un’opportunità che Mirabelli mi ha preparato. Ora però non mi fate anticipare niente, ci saranno le ufficialità“. Ancora sulla sentenza UEFA: “Ci crediamo fino in fondo perché crediamo che il Milan non meriti l’esclusione dall’Europa League. Le violazioni ci sono state, ma vogliamo che la sanzione sia proporzionata, non crediamo di meritarla. Mi auguro che si possa valutare con serenità“.
Finisce l’era Adidas e inizia quella Puma: “Fa un po’ strano perché tutti eravamo abituati ad averne un altro, che ha segnato la storia del Milan in positivo. Va soltanto ringraziato. Nasce una nuova avventura, che presenteremo a breve, quindi oggi non voglio anticipare nulla. E’ strano, penso che possa accompagnare una nostra rinascita e al successo“.
Sul collegamento fra possibile nuova proprietà e sentenza UEFA: “Il collegamento fra la sentenza e la proprietà è spesso tirato dei capelli. Anche se dietro alla decisione dell’UEFA c’è anche la situazione societaria del Milan, che può apparire nebuloso, che invece noi cercheremo di rendere chiaro e trasparente, in modo che sia giudicato il Milan e non i suoi azionisti“.
Poco fa il Milan ha rinnovato il contratto di Alessio Romagnoli e a breve lo farà anche per Patrick Cutrone: “Rinnovare il contratto di Alessio è stato un segnale importante, perché fa capire le nostre ambizioni. Lo hanno cercato grandissimi club, ma ha sposato noi e vuole vincere con noi. Lo stesso per quanto riguarda Patrick, con lui c’è già molto di più che una stretta di mano, a breve faremo la solita diretta anche con lui“.
Fassone commenta così la richiesta di trasparenza da parte dei tifosi, sulle vicende societarie e sul mercato: “Se non diamo informazioni è perché non riguardano il Milan. Sulle negoziazioni della proprietà nemmeno io so nulla e c’è tutto il diritto di non informarmi. Per quanto riguarda i calciatori, non posso fare nomi per non dare vantaggi ad altri club. Maggior riservatezza c’è e meglio è. Mirabelli sta cercando di mandare in porto delle trattative di giocatori da Milan“.
Fassone espone ancora una volta qual è il suo progetto per il Milan: “Il progetto è molto chiaro, cioè riportare il Milan fra i primi dieci club al giorno. Perché il Milan è questo. Ma è un percorso faticoso, non lo si fa in uno due o tre anni. Le distanze, solo dal punto di vista economico, vanno recuperate col tempo. Se la Juventus ci ha messo sette anni per avere un fatturato il doppio del nostro, noi in un anno abbiamo aumentato di venti milioni. Proseguiremo questa strada per tornare là. Il Milan ha potenzialità straordinarie: se lavoriamo bene, se abbiamo il supporto necessario, credo sarà divertente“.
Infine un pensiero su Gennaro Gattuso: “Diventerà un ottimo allenatore. Ha il Milan impresso nella mente. Non dorme, rompe le scatole a Mirabelli per avere novità. Noi tutti, tifosi compresi, possiamo essere sereni nel fatto di avere la squadra affidata a lui“.
Redazione MilanLive.it