Gazzetta – Commisso indebitato? Ecco perché la sua azienda è sana

Rocco B. Commisso
Rocco B. Commisso (©Getty Images for Walter Kaitz)

MILAN NEWS – Non è estate senza una telenovela in casa Milan. Quest’anno il protagonista è Rocco Commisso, imprenditore italo-americano interessato all’acquisto del club da Yonghong Li.

Di lui si è parlato molto in quest’ultimo periodo. Fondatore della Mediacom Comunication, quinto colosso delle tv via cavo negli USA, pare sia in possesso di un patrimonio da circa 4,5 miliardi. Una recente inchiesta di Business Insider, però, parlava anche di una grossa somma di debiti (2,5 miliardi di dollari). La Gazzetta dello Sport ha provato a fare chiarezza in merito a questo dato contattando un esperto di finanza americano, che però ha preferito rimanere nell’anonimato.

Secondo lui la cifra del debito è “una cifra normale in una compagnia di questo tipo. Se poi si analizza il bilancio si vede che, rispetto al primo trimestre del 2017, sono stati rimborsati 233,8 milioni: un dato molto confortante“. Commisso negli anni 90 aveva comprato a prezzi modici più di venti aziende di tv via cavo nei posti più rurali degli Stati Uniti, così da creare il suo piccolo impero.

Con l’avvento di Hulu e Netflix, l’imprenditore si è tutelato investendo sulla banda larga, accelerando la velocità di internet che in quei luoghi sperduti è sempre stata soddisfacente. Un’altra buona idea la ebbe nel 2000, quando presentò Mediacom sul mercato Nasdaq. Venti milioni di azioni, offerte a 19 dollari per 380 milioni totali e 90 milioni nel suo portafoglio per 1,7 miliardi.

Ad inizio millennio, poi, il valore di mercato scese all’80% e nel 2010 Commisso uscì da Wall Street comprando l’azienda e diventandone padrone unico al prezzo “stracciato” di 600 milioni. Nel 2017 i ricavi erano di 1,9 milioni, l’utile lordo di fine anno è stato di 712 milioni (+2,6%). “Ma un altro dato che conferma quando Mediacom sia in salute è la liquidità di 264,4 milioni di fine 20172“, spiega l’esperto.

 

Redazione MilanLive.it

 

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