NEWS MILAN – Quello di ieri è stato il giorno del disgelo tra Rocco Commisso e Yonghong Li. Dopo la brusca frenata di mercoledì da parte dell’uomo d’affari cinese, la trattativa per la compravendita del club rossonero è ripresa.
La Gazzetta dello Sport stamane rivela che il patron di Medicacom Communications e dei New York Cosmos sarebbe stato definito persino ‘euforico’ da parte del suo entourage. Pare che si senta veramente vicino all’acquisizione del Milan, per la quale sta trattando da settimane ormai. Sarebbe stato proprio l’attuale presidente rossonero a riavviare i contatti, incaricando i propri emissari.
Commisso è fiducioso e sembra pronto a prendere l’aereo per volare in Italia appena avrà il via libera di Yonghong Li a chiudere l’operazione. La Gazzetta dello Sport scrive che il miliardario italo-americano si è reso disponibile anche a presentarsi dal TAS di Losanna, presso il quale il Milan sta preparando il ricorso alla recente sentenza UEFA che ha escluso la squadra dalle coppe europee per un anno. Disporre di un nuovo proprietario potrebbe essere di aiuto per il club rossonero, al fine di ottenere un giudizio più clemente. Ovviamente per fare questo devono esserci le firme sui contratti prima.
Commisso è pronto a chiudere e, se fosse per lui, lo farebbe immediatamente. La variabile ‘impazzita’ è sempre Yonghong Li, figura che ha già dimostrato di poter cambiare idea da un momento all’altro. Per due volte nelle ultime tre settimane si è tirato indietro al momento di concludere l’affare con l’imprenditore di origine calabrese. Una lunaticità che alla controparte ovviamente non è piaciuta e che potrebbe far saltare definitivamente la trattativa se si ripresentasse. E non è stato apprezzato neanche il fatto di non parlare direttamente con l’uomo d’affari cinese, ma solo con emissari.
Commisso, comunque, vuole acquistare il Milan e lo intende fare alle proprie condizioni. La prima è quella di avere la maggioranza azionaria del club, così da averne il controllo e prendere le decisioni. Il pacchetto messo sul tavolo dal magnate italo-americano comprenderebbe: i 32 milioni di aumento di capitale da rimborsare a Elliott, la copertura dell’intero debito col fondo di Paul Singer (303 milioni più interessi), 150 milioni da utilizzare per l’attività del club e una quota di minoranza del 30% a favore di Yonghong Li, a cui verrebbe lasciata anche la gestione del business cinese a marchio Milan.
Adesso Commisso attende una risposta dall’attuale presidente rossonero. Come scrive La Gazzetta dello Sport, c’è un punto di domanda sulle sue prossime mosse. Esso riguarda i 32 milioni di euro da restituire a Elliott entro il 6 luglio. Yonghong Li ha fatto filtrare di averli e se li versasse entro la scadenza guadagnerebbe ulteriore tempo per meglio valutare le offerte di acquisto del Milan. A quel punto, però, Commisso si tirerebbe indietro perché non vuole partecipare ad aste. Inoltre, se il TAS di Losanna confermasse la sentenza dell’UEFA, il valore del club diminuirebbe.
Redazione MilanLive.it