MILAN NEWS – Intervistato da RMC Sport, Andrea Montanari, giornalista di Milano&Finanza, si è espresso in merito alle vicende societarie del Milan, che è in attesa di sviluppi anche per quanto riguarda la sentenza UEFA (prevista per oggi).
Secondo lui, in questo momento la Elliott Management Corporation ha il coltello dalla parte del manico: “Secondo me in questo momento il cerino ce l’ha in mano Elliott. Più il tempo passa, più è in vantaggio. Potrebbe vedere più di buon grado la soluzione Ricketts. Ma Yonghong Li, probabilmente, vuole troppi soldi. Ne chiede almeno 600 milioni di equity, che è la cifra che si dice lui abbia messo tra cash diretto e aumenti di capitale. Sta rischiando“.
Senza l’Europa League, c’è il rischio che il Milan perda qualcuno dei suoi calciatori migliori: “Mirabelli dice che i giocatori resteranno, perché parla di attaccamento alla maglia. Non so però quanto Mirabelli e Fassone siano in carica effettiva. Se Fassone fosse stato l’amministratore delegato del Milan con pieni poteri sarebbe andato quantomeno a New York almeno un giorno. Ciò non toglie che Fassone sia ancora il manager in carica, allo stato attuale“.
Se si concretizzasse il cambio di proprietà, il club forse avrebbe maggiori speranze al TAS di Losanna per respingere l’inevitabile sentenza UEFA. Montanari spiega: “Se così fosse Li Yonghong avrebbe già dovuto cedere la proprietà una settimana o un me fa. Per ora non lo sta facendo, continua a mantenere la barra dritta. Questo signore, a parte qualche rara apparizione e comunicato stampa, non ha mai spiegato il suo piano industriale. Per il bene del club dovrebbe cedere la mano. Elliott può essere un’alternativa sul breve periodo, ma non crede nel progetto del Milan, ma ha intravisto nella cessione un’opportunità di business. Ciò che è certo è che tutta questa situazione sia un danno per i tifosi, che vengono trattati come carne al macello in questa storia“.
Redazione MilanLive.it