NEWS MILAN – Dovrebbe essere quella di oggi la giornata giusta per il comunicato UEFA sulle sanzioni che dovrà scontare il club rossonero a causa delle violazioni del Fair Play Finanziario nel triennio 2014-2017. Anche se non viene escluso un ulteriore slittamento a domani.
Dopo l’udienza di martedì scorso a Nyon, i cinque giudici dell’Adjudicatory Chamber si sono presi un po’ di giorni per fare tutte le opportune valutazioni ed emettere poi un verdetto. In casa Milan non c’è ottimismo e viene data per scontata l’esclusione dalla prossima Europa League. Lo stesso Marco Fassone dopo l’incontro in Svizzera non si era detto ottimista.
In questi giorni, però, più fonti hanno ipotizzato una vera e propria stangata per il club rossonero. Si è parlato persino di due anni di estromissione dalle coppe europee con l’aggiunta di una corposa multa (circa 30 milioni di euro). Questo è uno scenario che si spera di evitare, perché sarebbe eccessivamente pesante per il Milan. Fassone meno di una settimana fa ha ricordato che l’UEFA ha accordato il settlement agreement a società nella stessa situazione del Diavolo e dunque non comprenderebbe un verdetto troppo duro, non sarebbe coerente con le decisioni del passato e neppure congruo rispetto alla situazione del club.
Il quotidiano Tuttosport aggiunge che il Milan dovrà poi sottostare ai paletti che finora hanno dovuto per esempio rispettare Inter e Roma. Per la stagione ’18-19 verrà chiesto al club di non avere perdite superiori ai 30 milioni per poi raggiungere almeno il risultato di pareggio (break-even) nelle due successive. E quando la squadra potrà di nuovo prendere parte alle coppe, ci saranno sicuramente delle limitazioni alla lista, il mercato condizionato (per l’Europa), gli ammortamenti e il tetto degli ingaggi che dovranno rimanere entro certi parametri.
Lo stesso Fassone ha comunque annunciato che ci potrà essere un ricorso al TAS di Losanna in caso di sentenza considerata eccessivamente penalizzante. Ci saranno 10 giorni per presentare il ricorso, in attesa poi di una nuova sentenza. Va detto che il Tribunale Arbitrale dello Sport è una sorta di cassazione e dunque dovrebbe prendere in esame le carte finora messe sul tavolo e non prendere in esame eventuali nuovi documenti come quelli che il Milan potrebbe presentare in caso di fumata bianca nella trattativa per l’ingresso di un nuovo socio.
Redazione MilanLive.it