NEWS MILAN – Procedono a New York le trattative per la cessione di quote del club rossonero. Sono giorni di contatti continui per cercare di arrivare presto a un accordo.
Il Corriere della Sera spiega che è in atto un derby tutto americano tra Rocco Commisso (assistito da Goldman Sachs) e la famiglia Ricketts (supportata da Morgan Stanley). Il tanto chiacchierato Stephen Ross, patron dei Miami Dolphins, ha chiesto informazioni a più riprese senza mai presentare di fatto un’offerta. Non è l’unico ad essersi rivolto ad Elliott, forse nell’ottica di farsi avanti solamente quando Yonghong Li avrà di fatto perso il Milan ed esso verrà rivenduto.
Com’è risaputo, il fondo americano va rimborsato entro 10 giorni lavorativi dei 32 milioni di euro che sta per versare nei conti rossoneri per completare l’aumento di capitale. Infatti, l’uomo d’affari cinese non ha provveduto al bonifico entro la scadenza del venerdì appena passato. E come da accordi, Elliott sta esercitando il diritto di surroga versando i soldi al suo posto. Se Yonghong Li o un eventuale nuovo socio non restituirà la somma all’hedge fund di Paul Singer nei tempi previsti, verrà avviato il processo di escussione del pegno sulle azioni rossonere da parte del fondo USA. Ciò chiamerebbe in causa il Tribunale del Lussemburgo, dove hanno sede la holding (Rossoneri Sport Investment Luxembourg) proprietaria del Milan e anche la società (Project RedBlack) creata da Elliott per finanziare Yonghong Li. Ovviamente, se si avviasse questo procedimento, i tempi per una nuova vendita del Diavolo si dilungherebbero.
Il Corriere della Sera scrive che, infatti, l’obiettivo è quello di arrivare a chiudere un accordo entro questo fine settimana. I nodi delle discussioni sono due: 1) il prezzo del Milan (ci sono ancora dubbi degli acquirenti); 2) la quantità di quote in vendita. La proprietà cinese puntava a far entrare un socio di minoranza che solo nel tempo avrebbe potuto prendere la maggioranza. Ma né Commisso e né la famiglia Ricketts accettano tale condizione, vogliono il controllo del club subito. E sembra pure che il miliardario italo-americano voglia il pacchetto azionario completo, dunque il 99,93% delle quote.
Le trattative a New York, negli uffici della Golmans Sachs, vanno avanti. Yonghong Li, accompagnato dal braccio destro David Han Li e dall’avvocato Agostinelli (ci sono anche i consulenti dell’advisor Alantra), è impegnato nei negoziati e conta di strappare le migliori condizioni di vendita possibili. Si è probabilmente arreso al dover cedere la maggioranza delle azioni, ma starà provando almeno a rimanere con quote di minoranza da poter in futuro rivendere quando il Milan avrà un valore maggiore e magari ci sarà pure la quotazione in Borsa.
Redazione MilanLive.it