MILAN NEWS – L’edizione odierna di Tuttosport ospita oggi un’interessante articolo-confessione del giornalista Vittorio Feltri dedicata a Silvio Berlusconi, uno dei personaggi più eminenti della storia recente italiana.
Feltri ha raccontato dell’ascesa di Berlusconi come patron del Milan negli anni ’80 e le qualità umane e manageriali che lo portarono a trasformare un club in crisi in una delle squadre più forti della storia: “Alcune malelingue raccontano come Berlusconi da ragazzo fosse interista. Non c’ho mai creduto, anche perché a sorpresa decise di acquistare il Milan. Il club valeva poco, la squadra era modesta ed i tifosi scettici: si chiedevano chi fosse questo costruttore televisivo dal passato misterioso. Ma trascuravano che Silvio era un drago, pieno di soldi e crediti bancari, con idee chiare anche nel mondo del pallone”.
Il suo essere predominante e scenografico ha sempre contraddistinto gli anni di presidenza in rossonero, come ricorda Feltri con questo episodio: “Berlusconi una sera si presentò a San Siro atterrando sul prato con l’elicottero. Il pubblico ammutolì e appena il neo presidente alzò il braccio in segno di saluto la folla si scatenò. Tacconi disse che l’elicottero gli sarebbe servito per fuggire dai tifosi incavolati neri con lui, ma ciò non accadde mai perché Silvio costruì un Milan forte e vincente, inanellando una serie di vittorie incredibili. Da giovane allenava una squadra regionale con il fratello Paolo, ha sempre masticato calcio”.
Feltri poi si è espresso anche sulla scaltrezza di Berlusconi nel trovare talenti di alto rango per il suo Milan: “Non era uno sprovveduto, comprò Massaro che faceva il mediano e Virdis che era una punta discutibile. Entrambi fecero fuoco e fiamme. Il Cavaliere si affidò a grandi allenatori: Sacchi si rivelò uno stratega formidabile, così come i vari Capello, Ancelotti e Allegri. Resta il fatto che la guida illuminata di Arcore fu decisiva per i tanti trofei conquistati dal Milan in questi ultimi 30 anni”.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it