NEWS MILAN – Non sembra essere cambiata la posizione dell’UEFA dopo l’incontro di ieri a Nyon con la delegazione rossonera guidata da Marco Fassone. Di fronte all’Adjudicatory Chamber non sono stati prodotti elementi che abbiano chiarito determinati dubbi dei vertici del massimo organismo calcistico europeo.
Il Corriere della Sera oggi scrive che, in assenza di nuovi fatti sul fronte societario, la Camera Giudicante sembra pronta a sanzionare il Milan con l’esclusione dall’Europa League. Marco Fassone non ha potuto giocarsi la carta dell’entrata di un nuovo socio nel club, dato che non c’è ancora un accordo vincolante e non poteva parlare di qualcosa che non è stato messo nero su bianco. L’UEFA continua a mantenere i propri dubbi sul futuro del club.
Eppure va detto che il fondo Elliott ha garantito per iscritto che, nel caso in cui dovesse venir meno Yonghong Li, si occuperà della continuità aziendale e di supportare il piano industriale mettendo a disposizione il budget necessario. Secondo il Milan, a Nyon devono valutare questo e gli impegni sempre mantenuti finora. Non decidere sulla base di qualcosa che potrebbe succedere in futuro, come l’eventuale futura rivendita da parte dell’hedge fund americano. La continuità aziendale rossonera è garantita. La continuità societaria non deve essere un problema, visto che i club possono cambiare proprietario.
Se l’UEFA nutre perplessità su ciò che potrà accadere al Milan nei mesi prossimi, è anche perché ci sono tuttora dubbi riguardanti il rifinanziamento del debito con lo stesso fondo Elliott. Da novembre, quando fu bocciato il Voluntary Agreement, non sono stati prodotti i passi avanti che a Nyon si attendevano. Questa questione era stata messa al centro della sentenza sul V.A. e anche in quella di maggio sul Settlement Agreement. Però le valutazioni in termini di Fair Play Finanziario dovrebbe riguardare i conti del club e la delegazione rossonera ha chiesto equità di trattamento, visto che società con bilanci peggiori non sono stati esclusi dalle coppe.
Eppure l’UEFA sembra considerare il Milan un caso a parte, quello giusto per lanciare una nuova linea più dura. Un nuovo caso che farà, dunque, giurisprudenza per il futuro. Un precedente sul quale si dovrebbero basare anche altre future sentenze. Comunque, la dirigenza rossonera in caso di verdetto pesantemente negativo potrà ricorrere al TAS di Losanna per ribaltare la situazione.
Redazione MilanLive.it