NEWS MILAN – Stamane alle 9 c’è l’udienza dell’Adjudicatory Chamber del Club Financial Control Body dell’UEFA per prendere in esame la situazione rossonera, dopo il rifiuto del voluntary e del settlement agreement.
La delegazione del Milan a Nyon dovrebbe essere composta dall’amministratore delegato Marco Fassone, dal consigliere e avvocato Roberto Cappelli, dal direttore finanziario Valentina Montanari, dal responsabile della comunicazione Fabio Guadagnini e da due legali dello studio ‘Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners’. Non ci sarà David Han Li, direttore esecutivo, che aveva preso parte alle altre udienze. Verrà presentata la memoria difensiva preparata, al fine di evitare sanzioni pesanti. In particolare, si punta a non vedersi estromettere dalla partecipazione alla prossima Europa League.
L’UEFA finora ha usato il pugno duro nei confronti del Milan, mostrando di non credere troppo nei progetti futuri della società e soprattutto nella solidità della proprietà cinese rappresentata da Yonghong Li. Ci sono state violazioni del Fair Play Finanziario rilevanti nel triennio 2014-2017, quando c’era la vecchia gestione Berlusconi-Galliani, e a Nyon si attendono rassicurazioni sul futuro del club rossonero. Nelle sentenze su voluntary e settlement agreement si era posto l’accento sul mancato rifinanziamento del debito e anche stavolta Fassone sarà in Svizzera senza carte su questo tema.
Il Milan ha messo in piedi una task force per produrre una memoria difensiva che eviti sanzioni pesanti, come l’esclusione dall’Europa League. La delegazione rossonera punta sul fatto che la proprietà cinese ha finora sempre onorato gli impegni e in ogni caso ci sarebbe il fondo Elliott a garantire continuità aziendale se Yonghong Li avesse problemi. Inoltre, i conti del bilancio sono in miglioramento e il valore patrimoniale della squadra è aumentato. E si vorrà dimostrare che i piani futuri per rientrare nei parametri del Fair Play Finanziario sono seri e concreti.
La sentenza dovrebbe arrivare entro 48-72 ore. Prima del weekend il Milan conoscerà il verdetto dell’Adjudicatory Chamber dell’UEFA. Oggi Tuttosport spiega com’è composto questo organo del Club Financial Control Body. Ci sono tre giudici, un avvocato e un politico. Il presidente è il portoghese José Narciso da Cunha Rodrigues, 77 anni e con una lunga carriera da magistrato. I vicepresidenti sono Christiaan Timmermans e Louis Peila. Il primo è olandese, 76 anni, professore di diritto nelle università di Groningen, Leida e Rotterdam, e giudice della Corte Europea. Il secondo è svizzero, 64 anni, giudice nel distretto di Ginevra, esponente del Partito Liberale Radicale. Gli ultimi due componenti sono l’avvocato inglese Charles Flint, specializzato nel settore bancario e finanziario, e il polacco Adam Giersz, 69 anni. E’ stato sottosegretario al ministero dello Sport e poi ministro dello stesso dicastero nel governo guidato da Donald Tusk.
La decisione finale viene presa a maggioranza semplice. Le astensioni non vengono conteggiate. In caso di parità decide il voto del presidente che ha il cosiddetto potere di “casting vote”. La Camera Giudicante ha emesso i suoi primi verdetti nel 2012. Ha escluso dalle coppe europee Malaga, Haiduk Spalato, Rapid Bucarest, Dinamo Bucarest e Partizan Belgrado, per citare i club più noti. Spesso queste sanzioni sono state mitigate dal TAS di Losanna.
Redazione MilanLive.it