CALCIOMERCATO MILAN – La ricerca della prima punta tanto richiesta da Gennaro Gattuso e altrettanto ricercata da Massimiliano Mirabelli, è la priorità assoluta del mercato estivo rossonero.
Le necessità per rinforzare la squadra sono anche altre, nessuno lo nega: dall’esterno veloce, al vice-Suso, passando per un centrocampista che sia il giusto mix di Kessié e Bonaventura. Ma in assoluto la vera mancanza mostrata e palesata per tutta la scorsa stagione è stata l’assenza di un goleador come tutte le squadre classificatesi prima del Milan in campionato. La stagione rossonera non è stata disastrosa principalmente per merito di Patrick Cutrone, che ha segnato ben 15 gol stagionali alla sua prima stagione tra i grandi. Un’autentico predestinato, ma ha soltanto 19 anni dunque è impensabile destinare tutto il peso dell’attacco a lui per la prossima stagione.
Andando a leggere i numeri della stagione, marchiato come ‘intoccabile’ Cutrone, i due che potrebbero essere sacrificati sono André Silva e Nikola Kalinic. Il primo però è stato difeso a spada tratta oggi da Massimiliano Mirabelli, che in merito alle voci di uno scambio con Radamel Falcao ha riferito: “Falcao è un grandissimo calciatore, ma nella parte finale della carriera, mentre Silva è un giovane che ha faticato il primo anno, bisogna dargli il tempo di abituarsi alla serie A, ma sono convinto che in futuro diventerà tra i più forti al mondo. Non abbiamo ricevuto per lui offerte da far venire l’acquolina in bocca”. Dichiarazioni del direttore sportivo rossonero che sottoscriviamo in pieno.
Dunque appare chiaro come l’unico sacrificabile, senza peraltro alcun rimpianto, sia Nikola Kalinic, il quale è stata la vera (e per certi versi l’unica) delusione della stagione rossonera tra i nuovi acquisti. I numeri stagionali del croato in tutte le competizioni sono parecchio negativi: 41 partite, 6 gol e 6 assist. Un gol segnato ogni 373 minuti giocati.
Resta da capire se arriverà qualche offerta tra i club di tutto il mondo per Kalinic, il cui futuro dipende anche e soprattutto dal Mondiale che giocherà con la sua Croazia in Russia. Se dovesse far bene, potrebbe attirare nuovamente le attenzioni da qualche club della Cina o magari da un club europeo che voglia puntare su un usato sicuro. Qualora venisse ceduto, le opzioni per sostituirlo per il Milan sono le seguenti: anzitutto la più discussa, ovvero Radamel Falcao. Il colombiano potrebbe concretamente lasciare il Monaco, con il quale ha un contratto fino al 2020. L’elevato stipendio potrebbe essere ammortizzato spalmando il contratto su più anni e, soprattutto, con la mediazione dell’agente Jorge Mendes.
Via il 30enne Kalinic, dentro il 32enne Falcao: possibile. Attenzione a non confondere maturità ed esperienza con giocatori avanti con l’età: ha chiarito mister Gattuso in una recente intervista. Dunque non è per nulla detto che Falcao sia stato individuato come unico e solo obiettivo per l’attacco. Ufficiosamente le idee della dirigenza sono proiettate anche verso altri profili: due su tutti quelli di Ciro Immobile e Alvaro Morata, le cui valutazioni in termini di cartellino sono altissime e dunque al momento complicate per le casse rossonere. Gli ultimi due attaccanti sono al momento sogni proibitivi, ma mai dire mai.
Si è anche parlato del centravanti dello Sporting Lisbona Bas Dost (29 anni), che al momento è decisamente più indietro rispetto a tutti gli attaccanti sopracitati. Una volta arrivata la decisione dell’UEFA potrebbe esserci per il Milan un’accelerazione sul calciomercato e consegnare la squadra quasi al completo a Gattuso entro il raduno del 9 luglio o quantomeno per la partenza in USA per la Tournée in cui si giocherà l’International Champions Cup.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it