MILAN NEWS – L’UEFA non è rimasta molto soddisfatta dai dati espressi dal Milan, reo di non aver rispettato negli ultimi anni i paletti imposti dal cosiddetto Fair Play Finanziario, annunciando pesanti sanzioni.
Una delle voci maggiormente sgradite dalle parti di Nyon è quella riguardante il monte-ingaggi della squadra di Gennaro Gattuso. Il Milan, dopo la faraonica e onerosa sessione di mercato estiva del 2017 ha innalzato in maniera evidente i costi del proprio monte stipendi netto: si è passati dai 77 milioni di euro spesi dalla vecchia proprietà Fininvest nella stagione 2016-2017 ai ben 114 milioni di euro percepiti dalla rosa milanista nell’ultima annata di campionato. Il Milan è al momento la seconda squadra di Serie A per i costi degli stipendi annuali, alle spalle della sola Juventus che però al momento vanta un fatturato e una serie di ricavi economici decisamente maggiori a quelli della proprietà cinese.
Come scrive il Corriere dello Sport tale dato è frutto di diversi ingaggi importanti, come quello di Leonardo Bonucci che è stato convinto dal Milan con una proposta contrattuale da 7,5 milioni netti all’anno. Oppure di rinnovi molto costosi, in primis quello di Gianluigi Donnarumma che percepisce da un anno 6 milioni netti. E per ora la situazione non è affatto migliorata, anzi: i rossoneri stanno cercando di trattenere quasi tutti i propri titolari, ma allo stesso tempo hanno aumentato lo stipendio di Alessio Romagnoli, salito da 1,5 milioni a 3 dopo il recente adeguamento, e hanno già inserito a bilancio da luglio in poi i contratti di Pepe Reina e Ivan Strinic, che andranno a percepire rispettivamente 3,5 milioni e 2 milioni come stipendio annuale.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it