MILAN NEWS – Giorni di attesa, giorni frenetici. Ma purtroppo per il Milan e per i suoi tifosi non si parla di novità sul mercato, come accaduto un anno fa di questi tempi, bensì di questioni societarie ben più serie e decisive.
C’è attesa per capire se l’UEFA respingerà la richiesta del Milan di restare appigliato all’Europa League, c’è impazienza nel capire se la proprietà cinese riuscirà a rifinanziare il debito da 303 milioni di euro con il fondo Elliott Management Corporation. Intanto l’azionista di maggioranza Yonghong Li ha placato gli animi provvedendo alla prima tranche di aumento di capitale, spedendo un bonifico da 10 milioni di euro che sarà visibile sui conti del Milan a partire da lunedì prossimo. Una mossa che potrebbe rendere più ottimista e positivo il punto di vista dell’ambiente milanista nei confronti della proprietà asiatica.
Intanto la Gazzetta dello Sport oggi svela un interessante retroscena: nel caso in cui mister Li non avesse provveduto entro i tempi prestabiliti al bonifico da 10 milioni, Elliott avrebbe potuto far scattare automaticamente la clausola che permette al fondo americano di inserirsi attivamente nell’economia e nella gestione del Milan per via dei ‘covenant’ (ovvero paletti prestabiliti) non rispettati dalla proprietà. Addirittura Elliott avrebbe già pronto uno stravolgimento del management rossonero: via Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, dirigenti non troppo apprezzati dalle parti di New York, e dentro nuovi profili di qualità, come il d.s. Cristiano Giuntoli dal Napoli e l’inserimento di Paolo Maldini, lo storico capitano che ha rifiutato un ruolo nel Milan ‘cinese’ ma che sarebbe pronto a tornare in rossonero con garanzie più solide. Un retroscena che per ora è soltanto in forma verbale, visto che Yonghong Li e compagnia continuano ad adempiere ai loro doveri senza intoppi.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it