MILAN NEWS – C’erano grandi aspettative intorno ad André Silva, acquistato dal Milan per 38 milioni. Con la maglia del Porto aveva fatto vedere numeri importanti, così come in Nazionale. Numeri che non è riuscito a ripetere in questa sua prima stagione in rossonero.
La cessione è un’ipotesi plausibile. Ma l’idea dei rossoneri è quella di aspettare il Mondiale, vetrina importante per provare a rivalutarsi. In Russia, però, l’obiettivo dei campioni d’Europa è chiaro: “Dobbiamo essere convinti delle nostre possibilità, non andremo in Russia solo per divertimento”, ha spiegato l’attaccante portoghese in un’intervista al mensile Forza Milan!
André Silva non aveva mai trascorso così tanto tempo lontano da casa: “È la prima volta che vivo lontano da casa e dalla spiaggia, sono abituato a «respirare» il sale. Spesso passeggiavo o andavo in bicicletta sul litorale, ma le cose cambiano e bisogna sempre guardare avanti”. È anche questo uno dei motivi che non gli hanno permesso di esprimersi al meglio. D’altronde, adattare ad un paese nuovo e ad una cultura nuova non è mai semplice.
E, infatti, il giovane bomber del Milan ha raccontato le difficoltà nell’ambientarsi all’Italia: “La preparazione fisica diversa non è importante, perché sono forte da quel punto di vista. La difficoltà principale è adattarsi allo stile di vita, al cambiamento di abitudini: la lingua, le persone, la squadra. Non sono italiano e sono qua da solo, parlo solo il portoghese mentre gli altri parlano italiano e molti in spagnolo”.
23 anni a novembre, l’ex Porto sente la mancanza della famiglia: “È molto numerosa, sono cresciuto con i miei genitori, con mio fratello e con i miei cugini. In vacanza, se non andavo con i miei amici, stavo con loro. La mia famiglia è molto unita, a ogni compleanno eravamo tutti presenti, ogni domenica ci si ritrovava tutti insieme”. Per lui è stato fondamentale soprattutto suo padre, che lo ha sempre seguito tanto: “Da bambino spesso guardava anche gli allenamenti. Comprò anche una videocamera per filmare le gare e poterle ricordare in futuro. Ora purtroppo non riesco più a guardarle, erano in formato VHS”.
André Silva è un giocatore forte, con grandi margini di miglioramento: “Devo migliorare nell’uso del piede sinistro. Ma non solo, posso migliorare nel dribbling e nel tiro in porta. Si può sempre progredire, non mi pongo limiti”. Sul suo difetto più grande: “Forse penso troppo al lavoro e poco al riposo. Se ho un traguardo, lo inseguo e non penso ad altro. Se qualcosa mi piace, lo voglio subito”.
Redazione MilanLive.it