MILAN NEWS – Ha trovato una seconda giovinezza in Cina, in un campionato di certo non così competitivo ma che si distingue per la ricchezza degli ingaggi e per l’entusiasmo assoluto della gente.
Alexandre Pato è uno dei talenti più sprecati e rimpianti per il Milan e per il calcio occidentale, un classe ’89 che non è riuscito a mantenere le attese e sprecare molto del suo talento assoluto. E’ ripartito da Tianjin, ma è tornato da poco a San Siro per la partita d’addio di Andrea Pirlo, ritrovando vecchi amici e tifosi. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il brasiliano ha voluto parlare della sua carriera e non solo: “Ero in Cina quando è arrivato l’invito. Mi sono emozionato e ho cominciato a contare i giorni che mancavano. Ho rivisto tanti amici e ho potuto duettare con grandi campioni come Vieri, Rui Costa, Del Piero”.
L’ex rossonero ha dato il proprio parere sul Milan di oggi, con l’amico Gennaro Gattuso alla guida: “Il tifoso ha negli occhi sempre la squadra che ha vinto tutto, ma il Milan ultimamente ha cambiato tanto e tornare al top non è così immediato. Giocare di nuovo l’Europa League è un primo passo, Gattuso ha dato una scossa e il suo rinnovo è stata la scelta giusta. Quando giocavo Rino mi aiutava ed incoraggiava, però io ogni tanto lo facevo arrabbiare… Ricordo una volta a tavola, io stavo mangiando con gli altri sudamericani e gli tirai qualcosa in testa senza farmi vedere. Lui mi arrivò alle spalle e mi stampò una cinquina sul collo”.
Pato ha poi valutato la stagione degli attaccanti del Milan, non proprio così eccellente: “Cutrone è stato bravo, ma la seconda stagione sarà più difficile. Avrà meno spazi e dovrà essere più scaltro. L’importante è che giochi libero di testa. Rino è bravo a gestire i giovani. E basta paragoni con Inzaghi, non gli fa bene vivere all’ombra di un campione. André Silva al Porto aveva fatto benissimo, a Milano ha sentito troppo la pressione. Kalinic alla Fiorentina giocava in maniera diversa, è sbagliato trarre conclusioni dopo una sola stagione. Entrambi hanno bisogno di fiducia. Bisogna insistere, l’anno prossimo faranno meglio. Immobile o Belotti? Io direi il laziale, che ha fatto molto bene”.
Infine Pato ha svelato l’ottimo seguito che vanta il Milan nel continente asiatico: “Qui impazziscono per i rossoneri. Anche se non è più il Milan degli anni d’oro, resta una delle squadre più amate e seguite. E questo mi fa sempre piacere, perché io sono legatissimo al club che mi ha lanciato, anche se sono cambiate tante cose. Tornare al Milan? Il calcio italiano mi piace, sono innamorato di Milano e del Milan, non potrei dire di no. Ho ancora un anno e mezzo di contratto, ma mai dire mai. Se Gattuso mi chiamasse, potrei consigliargli io un attaccante…”
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it