MILAN NEWS – La notizia della non concessione del Settlement Agreement dell’UEFA al Milan ha alzato un polverone mediatico nei confronti del club rossonero. Tante le voci emerse in queste ultime ore.
Ieri Marco Fassone ha spiegato i motivi per i quali l’organismo europeo ha rifiutato le richieste del Milan: “Il Settlement Agreement non ci è stato concesso perché il fatto che non sia ancora stato fatto da parte della holding (e non del Club) il rifinanziamento del debito con Elliott, getta delle nubi su quello che potrebbe essere il futuro della società dopo ottobre del 2018”.
Oggi il giornalista de Il Sole 24 Ore, Marco Bellinazzo, intervenuto a RMC Sport, ha provato a fare un po’ di chiarezza sulla situazione. Anzitutto viene ribadito quanto spiegato da Fassone: “L’Uefa pare stia nutrendo dei dubbi e perplessità sulla continuità del progetto aziendale e su chi sarà il proprietario da qui a qualche mese, anche perché il nodo di Elliott non è mai stato sciolto. In poche parole, la UEFA non conosce il proprietario del club e non si fida, quindi non vuole mettere il suo sigillo ad una proprietà che non ritiene affidabile”.
A questo punto cosa rischia il Milan con il verdetto di metà giugno atteso dalla camera giudicante? Ecco la risposta: “Si andrà in contro a sanzioni pesanti, maggiori rispetto a quelle subite da Inter e Roma tre anni fa. Normalmente si tratta di multe o limitazioni al calciomercato, oppure l’imposizione ad un piano di rientro più veloce, ma l’esclusione dalle coppe sarebbe il passo successivo a tutto questo. Difficilmente viene applicata in prima istanza. Vediamo come andrà il processo. Danno d’immagine? Non capisco… Andavano prese decisioni che il sistema calcio italiano non ha voluto o saputo prendere. Qui si sta facendo il bene del Milan chiedendo chiarezza”.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it