NEWS MILAN – La sentenza dell’UEFA è stata una mazzata per il club rossonero, che si attendeva la concessione del settlement agreement. Ora c’è perfino il rischio di un’esclusione dell’Europa League, conquistata sul campo.
A Nyon non si fidano dell’attuale proprietà cinese del Milan, rappresentata dall’uomo d’affari Yonghong Li. Il presidente rossonero è stato più volte al centro di inchieste giornalistiche e dubbi vari, pur avendo sempre mantenuto gli impegni presi. Però dall’UEFA hanno espresso perplessità in più occasioni, soprattutto tenendo conto che c’è un debito da rifinanziare e che senza completare tale operazione la proprietà del club cambierebbe nuovamente. Uno dei soggetti interessati al rifinanziamento è l’investitore finanziario Hps, come riporta Milano Finanza.
Elliott Management Corporation, fondo creditore sia del Milan che della holding Rossoneri Lux, ha garantito la continuità aziendale ma ciò non è bastato. L’hedge fund di Paul Singer ha in pegno le azioni rossonere e potrebbe anche escutere tale pegno per poi rivendere il club a una cifra tra i 400 e i 500 milioni di euro. Tale scenario, però, dipende dalle prossime mosse di Yonghong Li. Se riuscirà ad ottenere il rifinanziamento del debito oppure se si ritroverà costretto ad arrendersi.
Intanto Milano Finanza riporta che sul tavolo del Milan è rispuntato il dossier dello stadio di proprietà, un tema che sembra interessare molto a una cordata composta dalla grande banca americana Goldman Sachs e da Stephen M. Ross, proprietario dei Miami Dolphins, squadra di football americano. L’imprenditore USA è molto interessato allo sviluppo immobiliare e commerciale legato al business del calcio. Goldman Sachs, già coinvolta nel progetto stadio della Roma di James Pallotta, vorrebbe raddoppiare la presenza sul mercato calcistico e immobiliare italiano, aprendo il file del Milan. È probabile che tutto si chiarirà a giugno, prima che inizi il calciomercato.
Redazione MilanLive.it