MILAN NEWS – Manca l’ultima partita prima della fine del campionato. Con il pareggio a Bergamo, il Milan ha conquistato aritmeticamente la qualificazione in Europa League. Ma il sesto posto è ancora in bilico.
Contro la Fiorentina domenica alle 18 bisogna soltanto vincere. I rossoneri, però, dovranno farlo senza Suso. Infortunatosi durante l’allenamento di ieri, lo spagnolo ha riportato una lesione muscolare. Non sarà a disposizione di Gennaro Gattuso, così come Fabio Borini, che è invece squalificato. Il Milan quindi affronterà la Fiorentina con il solo Hakan Calhanoglu come ala sinistra. A destra, invece, non ci sono alternative.
Qual è la soluzione che adotterà il tecnico rossonero? La più logica è cambiare modulo e passare ad un 4-3-1-2 con il turco dietro le due punte. Cambiare il sistema di gioco è certamente un rischio in una partita così importante. Ma è anche il modo più giusto per mantenere la solita quadratura a centrocampo e sfruttare le caratteristiche dei calciatori a disposizione.
Il trequartista è il ruolo naturale di Calhanoglu ed è lì che in carriera si è sempre espresso al meglio. Nel caso, però, per lui non sarà facile trovare gli spazi giusti fra le linee per le abilità di Milan Badelj, sempre molto bravo in fase di interdizione e marcatura. Il Milan però aumenterebbe il peso dell’attacco con le due punte, Nikola Kalinic e Patrick Cutrone, anche se l’esperimento provato in passato non ha dato i risultati sperati (eloquente il caso di Milan-Benevento).
Abbiamo visto che il 4-3-1-2 ha degli aspetti positivi così come negativi. Ma, almeno per il momento, è la soluzione più adeguata alla situazione. Altrimenti si potrebbe mantenere il 4-3-3 con l’avanzamento di Giacomo Bonaventura (che però, così come Calhanoglu, a destra farebbe fatica) o l’utilizzo di Cutrone come già fatto in passato – e con risultati tutt’altro che convincenti. Altra ipotesi è il 4-4-2 con Franck Kessié a fare l’esterno destro.
Redazione MilanLive.it