Gennaro Gattuso si è concesso ai microfoni dei giornalisti per commentare Atalanta-Milan. Rino si aspettava risposte positive dalla sua squadra dopo la sconfitta in Coppa Italia.
Queste le parole del mister rossonero a Sky Sport: «C’è differenza tra 6° e 7° posto, meglio sesti per le casse della società e per la squadra che evita il preliminare. C’è rammarico, non era facile fare questa prestazione dopo la batosta con la Juventus. Ci abbiamo messo personalità».
Gattuso ha proseguito così la sua analisi post-partita: «Sappiamo cosa abbiamo passato in questi mesi, i ragazzi sono intelligenti. Ai ragazzi ho ricordato anche le emozioni nell’aver visto la Juve alzarci la coppa in faccia, cosa è successo a Londa. Per diventare giocatori importanti bisogna passare anche per queste partite. Ora dobbiamo prepararci con la Fiorentina. C’è poco da caricare, bisogna essere già motivati».
Rino ha spiegato le sue scelte di formazione, con giocatori d’esperienza premiati: «La formazione scelta non era un segnale. Calabria lo faccio riposare quando fa 90 minuti. Biglia l’avevo visto carico. Oggi ho scelto perché giocavamo contro una squadra forte, non mollano mai e hanno grande mentalità. Ho preferito mettere gente di esperienza in campo».
Su Alessandro Nesta prossimo tecnico del Perugia dice: «Non l’ho sentito, non ci sentiamo spesso. Però ci messaggiamo su Whatsapp. Sono contento, sono curioso di vederlo in Europa. Ha fatto bene in America e spero faccia bene anche in Italia».
Gattuso ha anche parlato ai microfoni di Premium Sport. Queste le dichiarazioni principali: «Donnarumma poteva fare meglio sul gol di Masiello? Non diamo le colpe sempre a Donnarumma, c’era il campo bagnato, non mi sembra abbia sbagliato, ha subito un colpo di test da un metro. Gigio deve stare tranquillo, viene giudicato per i soldi che guadagna ma ha 19 anni, tutti sbagliano, anche Buffon alla sua età commetteva qualche errore. L’esperienza non si compra al supermercato».
L’allenatore del Milan, dopo aver parlato di Gigio Donnarumma, ha detto la sua anche su Nikola Kalinic: «Verrà ceduto? Non lo so, queste sono valutazioni che faremo con la società e con il ragazzo. Spero però che domenica non venga fischiato perché ci giochiamo tanto con la Fiorentina. Da quando ha fatto quell’applauso sarcastico è diventato difficile giocare a San Siro per lui. E’ un giocatore molto importante, per la tecnica che ha e per come si muove e anche a Firenze l’ha dimostrato. Forse non siamo stati bravi neanche noi a metterlo nelle condizioni giuste».
Matteo Bellan