C’è bisogno del VAR anche nelle coppe europee. Dopo quanto visto in Champions ed in Europa League, sia in queste semifinali che in partite precedenti, l’UEFA deve accelerare l’introduzione della tecnologia.
Non è più possibile privarsi di uno strumento che può correggere gli errori di arbitri e assistenti. Troppi gli sbagli decisivi commessi. Le massime competizioni europee per club non possono restare indietro. Il VAR è stato introdotto già in Serie A e Bundesliga, dalla prossima stagione pure Ligue 1 e Liga ne faranno uso. Sono sempre di più i campionati che vogliono aprire a questa novità importante. Senza scordare che anche nel prossimo Mondiale di Russia 2018 la tecnologia sarà utilizzabile.
Finora l’UEFA ha frenato perché ci sono tante piccole federazioni dove gli arbitri non sanno neppure come funzioni il VAR, devono essere ben preparati; e inoltre introdurre la tecnologia in ogni stadio comporta dei costi. Il presidente Ceferin ha escluso che nella stagione 2018/2019 ci possa essere la ‘moviola in campo’ in Champions ed Europa League. Però oggi La Gazzetta dello Sport scrive che «si potrebbe arrivare a un compromesso: presentare un progetto all’Ifab che prevede un lavoro di preparazione sugli arbitri nei prossimi mesi, con raduni Uefa mirati alla tecnologia, per poi aprire alla Var dalle gare a eliminazione diretta. Il prossimo Esecutivo Uefa di fine maggio potrebbe essere la sede adatta per discutere questo cambio di rotta e capire se ci sono i margini per attuarlo. Senza dimenticare Euro 2020: sarebbe davvero un insuccesso disputarlo senza tecnologia ben due anni dopo il Mondiale».
Introdurre il VAR dalla fase successiva a quella dei gironi, dunque sono per le sfide a eliminazione diretta, potrebbe essere un compromesso. Bisognerà vedere se l’UEFA effettivamente vorrà accelerare la svolta tecnologica oppure continuare a rimandare, sbagliando.
Redazione MilanLive.it