Peggio di un pareggio nei minuti di recupero contro l’ultima in classifica con gol del portiere c’è solo la sconfitta a San Siro. Ed è esattamente quello che è successo al Milan.
Il Benevento sbanca clamorosamente il Giuseppe Meazza per 1-0 grazie ad una rete di Pietro Iemmello. Lo stesso che, l’anno scorso con la maglia del Sassuolo, aveva segnato due reti nello stesso stadio ma all’Inter. Gennaro Gattuso raccoglie così un punto in due partite contro l’ultima della classe, che aspetta soltanto l’aritmetica per la retrocessione. Poteva arrivare stasera con una sconfitta, e invece no. Adesso sono i rossoneri a rischiare di perdere il sesto posto in classifica.
Marcatori: 29′ Iemmello.
Ammoniti: Sagna, Locatelli, Parigini, Kessié.
Espulsi: Diabaté.
MILAN: Donnarumma; Calabria, Bonucci, Zapata, Rodriguez; Borini (dal 48′ Suso), Kessiè, Biglia (dal 70′ Locatelli), Bonaventura; Cutrone, A. Silva (dal 61′ Kalinic).
BENEVENTO: Puggioni; Sagna, Djmsiti, Tosca, Letizia; Cataldi, Sandro, Djuricic; Viola (dal 77′ Parigini); Brignola (dal 68′ Venuti), Iemmello (dal 62′ Diabaté).
Donnarumma 5: attento sul brutto retropassaggio di Rodriguez, ma si fa infilare sotto le gambe da Iemmello. Deve evitare di prendere gol così.
Calabria 5,5: nel primo tempo spinge poco perché impegnato in fase difensiva. L’ingresso di Suso e la forza d’inerzia lo portano ad attaccare con costanza nella ripresa. Arriva sempre sul fondo e i suoi cross sono sempre insidiosi.
Bonucci 5: tiene in gioco Iemmello sul gol dei campani. Nei minuti finali fa il centravanti per cercare la spizzata vincente, senza successo. Poco altro da segnalare.
Zapata 6-: primo tempo perfetto o quasi, ha qualche piccola responsabilità anche lui nella rete di Iemmello. Utile nel secondo tempo per tenere alta la linea difensiva e nel recupero in velocità. Forse il migliore in campo per i rossoneri. O meglio, il meno peggio.
Rodriguez 5: rischia un clamoroso autogol con un retropassaggio a Donnarumma, che salva sulla linea in scivolata. Gli dovrà offrire almeno una cena. Diversi cross interessanti, mai sfruttati dagli attaccanti.
Borini 5: tanta corsa come al solito. Si muove per tutto il fronte offensivo e tenta spesso gli inserimenti a tagliare fuori il terzino avversario, ma la palla gol non arriva e i compagni non lo vedono (dal 48′ Suso 5,5: Gattuso lo manda subito in campo ad inizio ripresa con la speranza di ribaltare le sorti della partita. Lo spagnolo ci prova con le sue solite giocate, ma è bravo Letizia a contenerlo).
Kessié 4,5: sta giocando la sua 49esima partita stagionale e si vede. Non è brillante, poco lucido nelle scelte. Prende una traversa, ma sbaglia tantissimo. Ingenuo nei minuti di recupero nel litigare con gli avversari piuttosto che velocizzare i tempi.
Biglia 4: sbaglia tantissimo nel primo tempo fra passaggi e tiri sbilenchi. Non è da lui. Viene spesso richiamato da Gattuso. Meglio nella ripresa, ma di poco. Fra le peggiori prestazioni da quando è in rossonero (dal 70′ Locatelli 5: entra in campo con personalità cercando inserimenti e tiri da lontano. Non riesce però a rendersi realmente pericoloso).
Bonaventura 5: in assenza di Suso, nel primo tempo si prende la responsabilità di fare qualche giocata, ma gioca troppo lontano dalla porta. Si rende pericoloso con un paio di conclusioni dalla distanza, sempre respinte o parate da Puggioni.
Cutrone 5: lotta con i difensori avversari, si muove bene anche da esterno nel 4-3-3 di fine primo tempo. Come al solito ci mette tutto quello che ha, ma anche per questo arriva sempre con un po’ di ritardo in fase realizzativa. Ha una grande occasione con un colpo di testa ravvicinato, ma sbaglia.
André Silva 4: liscia un tiro a botta sicura in area piccola ad inizio gara. Buone giocate dal punto di vista tecnico, ma non impensierisce mai il portiere avversario. Dovrebbe essere più concreto (dal 61′ Kalinic 4,5: entra in campo a mezz’ora dalla fine per provare a muovere la difesa campana, ma tocca pochissimi palloni).
Gattuso 5: inizia la partita con il 4-4-2, ma gli basta poco per accorgersi che non funziona. Movimenti sbagliati e meccanismi praticamente nulli. Subito il gol, torna al 4-3-3 e inserisce subito Suso nella ripresa. Ma la sua squadra, dopo un buon finale di primo tempo, crea poco e non riesce a rendersi realmente pericoloso, a parte una o due occasioni. Milan scarico fisicamente e mentalmente. Ora l’allenatore dovrà essere bravo a non staccare la spina. Altrimenti si rischia di buttare via tre mesi di buon lavoro.
di Pasquale La Ragione – Redazione MilanLive.it