MILAN NEWS – Bomber delusi sulla via della rinascita. Il match di stasera fra Torino e Milan metterà l’uno davanti all’altro due centravanti con tanta voglia di far bene per il presente e per il futuro.
Andrea Belotti e Nikola Kalinic hanno qualcosa in comune: sono attaccanti molto diversi, ma entrambi possono essere accostati per ragioni differenti ad Andriy Shevchenko, ex storico centravanti del Milan e della Nazionale ucraina. Il motivo lo spiega la Gazzetta dello Sport di oggi: Belotti fu incensato da Gennaro Gattuso nell’ormai lontano 2013, quando lavorò pochi mesi nel Palermo avendo a disposizione proprio un giovanissimo ‘Gallo’. Lo vide allenarsi con costanza e abnegazione e riferì al suo d.s. Perinetti, che lo aveva scovato dall’Albinoleffe: “E’ dai tempi di Sheva che non vedo un attaccante calciare in porta con tanta forza, precisione e determinazione”. Paragone scomodo che però Belotti non ha mai smesso di onorare, nonostante i soli 9 gol stagionali.
Kalinic è invece da sempre un grande fan di Shevchenko, è diventato appassionato del Milan da giovanissimo per via delle gesta dell’ucraino e oggi indossa la ‘sua’ numero 7 sulle spalle. Anche lui elogiato da Gattuso, che stasera a Torino dovrebbe confermarlo titolare dal 1′ minuto, dovrà dimostrare di essere superiore al rivale Belotti, calciatore che al Milan piace non da poco tempo. Servirà una prova massiccia e concreta del croato, anche per scacciare i fantasmi e i fischi della gara d’andata, quando si divorò 2-3 gol clamorosi e uscì dal campo tra la contestazione generale.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it