MILAN NEWS – Tanti elogi in questi giorni per il Milan, capace di chiudere gli spazi al Napoli e di riuscire a conquistare almeno un punto. I rossoneri erano dati per spacciati. E invece hanno dimostrato di essere una squadra viva e compatta.
Al Diavolo è servita una prestazione di alto livello e sacrificio. Sia tatticamente che fisicamente. I ragazzi di Gennaro Gattuso hanno speso molto per coprire bene il campo e proteggere la propria porta. Chiaramente, però, così tanta corsa anche degli attaccanti li porta ad essere meno lucidi sotto porta. Il Milan, infatti, le occasioni le crea e lo fa anche bene. Ma spesso si sbaglia nella realizzazione: nelle ultime quattro partite contro Juventus, Inter, Sassuolo e Napoli la squadra ha segnato soltanto due reti.
Il gol è un problema che però non preoccupa l’allenatore. Ci lavorerà per questo finale di stagione e in vista della prossima, ma per ora è contento della mentalità. Ed è proprio a questo che si riferiva quando, nel post-partita di domenica, ha parlato di coperta corta. Di fronte a queste dichiarazioni, molti giornalisti hanno subito ipotizzato che il tecnico si lamentasse di una rosa corta a livello numerico. In realtà intendeva tutt’altro.
“Quando dico che la coperta è corta è perché per giocare compatti dobbiamo coprire bene il campo. A volte però servirebbe lasciare i giocatori offensivi avanti senza dargli compiti difensivi, così che possano essere più ludici”. Questo però non è ancora possibile farlo. Il Milan è migliorato tantissimo, sì, ma ha ancora tanta strada fare: “Adesso gli stiamo chiedendo qualcosa in più ai nostri attaccanti. Non li agevoliamo. Quando avrò la sensazione che diventiamo squadra a 360° allora cambieremo”.
Redazione MilanLive.it