MILAN NEWS – Da vittima sacrificare ad avversario temibile e mai da sottovalutare. Ecco la differenza tra il Milan prima dell’arrivo di Gennaro Gattuso e durante la gestione del tecnico calabrese.
Nel girone d’andata, come ricorda oggi Tuttosport, il Milan era uscito con le ossa rotte da tutti gli scontri diretti affrontati; durante la guida di Vincenzo Montella i numeri contro le big erano diventati imbarazzanti: sei sconfitte contro le altrettante rivali di alta classifica, risultati che hanno inevitabilmente allontanato già dopo pochi mesi dall’inizio della stagione il Milan dalle zone rilevanti della classifica. Non a caso Gattuso è stato chiamato a fine novembre a risollevare le sorti rossonere con una squadra stabilmente tra l’ottavo ed il decimo posto in classifica.
Al contrario con Gattuso in panchina il Milan ha cominciato letteralmente ad azzannare le ‘grandi’: vittorie nel girone di ritorno contro Lazio, Sampdoria e Roma, pari con l’Inter (eliminato nello scontro diretto di Coppa Italia) e sconfitta onorevole contro la Juventus in trasferta, arrivata anche per un pizzico di sfortuna. Ora tocca al Napoli, domenica ospite a San Siro e ultimo avversario diretto stagionale. All’andata il Milan uscì sconfitto per 2-1 senza aver dimostrato grande compattezza, mentre oggi Gattuso ha costruito un gruppo più solido, unito, con le idee chiare. Chi pensa ad un Milan appagato o sottotono si sbaglierà di grosso.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it