Andrea Agnelli dopo Real Madrid-Juventus 1-3 di Champions League si è presentato ai microfoni di Mediaset per commentare quanto avvenuto nel finale di match. Il calcio di rigore concesso ai madrileni è stato molto controverso ed è costato l’eliminazione alla squadra bianconera.
Queste le parole del presidente del club piemontese: “Oggi abbiamo una serie di Paesi che hanno implementato il VAR ed è necessario accelerare il processo di implementazione al livello di Champions ed Europa League. Penso all’andata al fallo su Cuadrado, al Milan per come uscito a Londra contro l’Arsenal, penso all’episodio della Lazio. Sul campo avevamo meritato di andare ai supplementari con una partita di cui mi complimento con la squadra”.
Agnelli se la prende con Pierluigi Collina, designatore degli arbitri: “Questi episodi ricorrenti sull’Italia devono far riflettere sul designatore e la sua vanità, perché ciò fa sì che contro le italiane ci sia sempre evidente imparzialità e le italiane vengono colpite in maniera quasi scientifica per dimostrare che il designatore è imparziale. Un designatore con una responsabilità così alta va cambiato ogni 3-5 anni. Guardo al Milan, guardo ai rigori negati alla Roma, agli episodi contro la Lazio… Guardo a tutte le squadre italiane in questo frangente”.
Il presidente della Juventus spinge per l’introduzione nel VAR anche nelle competizioni europee: “Abbiamo la tecnologia per evitare determinati errori. Il problema dell’UEFA è non avere una classe arbitrale in tutte le Federazioni sufficientemente preparati per il VAR, allora cominciamo a istruire gli arbitri perché gli strumenti a disposizione vanno utilizzati”.
Il numero 1 bianconero viene anche interpellato sulla non intenzione dell’UEFA di introdurre la tecnologia in Champions ed Europa League. Agnelli spiega: “La UEFA non è contraria, ha un problema tecnico che deve risolvere velocemente. E’ quello che riguarda le partite di qualificazione iniziali che vedono coinvolte tutte le federazioni con arbitri di tutte le federazioni, non in tutte il VAR è stato introdotto. Però si può ragionare sul Group Stage in avanti, quando si hanno partite di una determinata importanza. Bisogna istruire velocemente la classe arbitrale, così come ha fatto l’Italia e altri, anche in altri Paesi”.
Matteo Bellan