Gattuso, il 3-3-4 non è una soluzione: urgono nuove idee

Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso (©Getty Images)

MILAN NEWS – I meriti di Gennaro Gattuso come allenatore del Milan sono tanti; da quando è arrivato sulla panchina della prima squadra ha effettivamente migliorato diversi aspetti.

Da inizio anno ad oggi il suo Milan ha trovato equilibri maggiori in campo, passando ad un 4-3-3 che è ideale per le caratteristiche dei suoi titolari. Ha ridato linfa vitale e fiducia a tanti neo acquisti precedentemente considerati flop, ha migliorato le prestazioni difensive subendo molte meno reti rispetto al girone d’andata. Per non parlare dei risultati: con Gattuso il Milan è passato dal decimo al sesto posto e si è qualificato alla finalissima di Coppa Italia superando i turni con Verona, Inter e Lazio.

Insomma, Gattuso salvatore della patria per i rossoneri, ma su qualcosa deve ancora maturare, come la gestione dei cambi nei momenti di difficoltà. Contro il Sassuolo, sul punteggio ancora di 0-0, per sbloccare la gara il tecnico ha tolto un terzino, Abate, per inserire una seconda punta come André Silva, passando ad uno spregiudicato 3-3-4. Una soluzione non così eccelsa, che ha costretto Rodriguez a partire da una posizione meno laterale e spesso anche Kessié ad allargarsi come terzino improvvisato. Senza contare che Silva e Cutrone (poi Kalinic) hanno dato solo parzialmente maggiore profondità alla manovra.

Il limite di Gattuso, che certamente migliorerà col tempo, riguarda dunque la strategia d’emergenza, il fatto di osare ma sempre con criterio ed equilibrio. Il 3-3-4 non ha agevolato tatticamente il Milan, che non a caso era anche andato sotto nel punteggio con il Sassuolo. Urgono soluzioni diverse, meno disperate e più oculate, come cercare di creare spazi tra le linee, spostando Calhanoglu nel mezzo per costringere gli avversari ad accentrarsi e magari lasciare spazi per le sovrapposizioni degli esterni. L’espediente tattico di mettere più punte possibili in campo per sbloccare una partita non funziona quasi mai, soprattutto in un calcio difensivista e ‘catenacciaro’ come quello italiano.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

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