MILAN NEWS – Grande attaccamento e mentalità vincente. Queste le armi di Hakan Calhanoglu per uscire dal torpore e prendersi un posto da titolare nel Milan.
Il Corriere della Sera ha intervistato il numero 10 turco, che ha parlato della sua esperienza rossonera e di quel ‘bacio’ alla maglia dopo la rete contro il Chievo: “Il mio primo bacio ad una maglia l’ho fatto con il Milan, in Germania non era mai successo. Voglio esultare sempre così d’ora in poi. La mia fiducia cresce, mi sento bene, in campo e fuori. Nei mesi scorsi abbiamo giocato buone partite, ma i match importanti arrivano ora, prima la Juve e subito dopo l’Inter. Dobbiamo vincere, non conta se segno io o qualcun altro”.
Calhanoglu ancora non ha dato modo di mostrare in rossonero il suo pezzo forte, le punizioni: “E’ la prima parola che ho imparato in italiano. Tutti mi chiedono di fare gol su punizione, è un problema di pressione. Ma conosco le mie statistiche, in Germania avrò fatto 15 gol, gli avversari cercavano di non fare fallo vicino all’area altrimenti li avrei puniti. Non avevo mai giocato fuori dalla Germania, non capivo la lingua, era difficile comunicare. Il primo mese,è stato duro. Ora va tutto molto meglio, abitiamo vicino a Casa Milan, la gente italiana è simile a quella turca: molto calda e simpatica. Mi hanno aiutato molto anche Rodriguez e Borini, sono amico di Conti e gli ho mandato un messaggio di solidarietà dopo l’ultimo infortunio”.
Il turco ha poi descritto i miglioramenti avvenuti sotto la guida di Gennaro Gattuso, che lo ha letteralmente fatto rinascere: “Con Gattuso abbiamo imparato a giocare di squadra e mostrare le nostre qualità, ci spinge a dare il 101% in tutti gli allenamenti. La squadra ha anche iniziato a giocare bene. Per quanto mi riguarda, mi ha aiutato moltissimo, mi ha parlato e mi ha fatto sentire la sua fiducia. Mi ha detto che avevo la testa piena e dovevo liberarla, pensando solo a giocare. Mentalmente mi ha reso più forte. Ma non solo lui, tutto il suo staff ha creato una bellissima atmosfera a Milanello. Ci piace allenarci. Anche Mirabelli e Fassone mi hanno aiutato nei momenti brutti”.
Infine testa già puntata a Juventus-Milan, il big match che Calhanoglu non vede l’ora di affrontare: “Dobbiamo giocare da squadra, se lo facciamo possiamo anche pensare di vincere. La Juve è una squadra importante, con grandi attaccanti. Dovremo stare attenti a gente come Higuain, Pjanic e Dybala. Lo Stadium mette paura? Ho già giocato a San Siro e al Camp Nou, credo di saper affrontare bene certe pressioni”.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it