La grande serata di Milan-Arsenal di Europa League non poi stata così grande per i colori rossoneri. Nonostante i 72.821 spettatori presenti a San Siro e la grande voglia di fare bene in un palcoscenico prestigioso, è arrivata una deludente sconfitta per 0-2.
Non è stato il solito Milan di Gennaro Gattuso. Soprattutto nel primo tempo non si è vista la squadra compatta, concentrata, precisa e cinica vista negli ultimi tempi. Avvio con un po’ troppa frenesia, reparti non corti e troppi spazi lasciati alle imbucate dei Gunners. Le qualità tecniche e di inserimento dei centrocampisti di Arsène Wenger si sono fatte valere decisamente. E non possiamo esimerci dall’evidenziare il fattore esperienza.
L’Arsenal ha giocatori maggiormente abituati a certi palcoscenici. Nella formazione titolare del Milan solamente Bonucci e Biglia avevano in dote un buon numero di esperienze internazionali, mentre il resto aveva un gap di esperienza inevitabile dato che ci sono tanti giovani e che da anni la squadra rossonera era fuori dalle coppe europee. I Gunners hanno saputo gestire meglio questa sfida di Europa League. Hanno colpito nei momenti giusti e hanno saputo poi gestire anche quando i ragazzi di Gattuso sono andati all’assalto per cercare almeno un gol.
Nelle ore e nei giorni precedenti alla partita l’Arsenal veniva descritto come fosse una squadretta, solamente a causa degli ultimi risultati molto negativi, ma bastava leggere alcuni nomi per rendersi conto della forza del gruppo di Wenger. Ramsey, Wilshere, Xhaka, Ozil, Mkhitaryan… Giusto per citare i centrocampisti e i due uomini offensivi a supporto dell’unica punta Welbeck. Tutta gente di grande qualità e con tante partite internazionali disputate. In sfide come quella di ieri sera sono fattori che contano.
Sicuramente il Milan avrà del rammarico, dato che i gol presi erano evitabilissimi e alcune azioni offensive potevano essere sfruttate meglio. Troppi errori dei rossoneri, che devono vivere la sconfitta contro l’Arsenal come una lezione da apprendere per crescere e migliorare. La maturazione di un gruppo giovane passa anche da k.o. come quello di ieri sera a San Siro. A Londra servirà un’impresa, molto difficile da concretizzare ma nella quale bisogna credere. Bisognerà dare tutto all’Emirates Stadium, ma i ragazzi di Gattuso dovranno prima reagire a Marassi battendo il Genoa domenica in campionato.
Matteo Bellan