Coppa Italia, Lazio-Milan 0-0 (4-5 d.c.r.): tabellino, voti e pagelle del match

Esultanza Lazio Milan
L’esultanza dei rossoneri dopo la vittoria sulla Lazio (©Getty Images)

Vince ancora il Milan. E vola in finale di Coppa Italia. Altro incredibile risultato quello ottenuto da Gennaro Gattuso. Che è sulla panchina rossonera da pochi mesi e ha già portato a casa un grande traguardo.

Partita infinita quella contro la Lazio. Novanta minuti ad altissima intensità quelli visti in campo: due squadre in forma, con caratteristiche tecniche-tattiche importanti. A spuntarla alla fine sono i rossoneri grazie alla lotteria dei calci di rigore. Decisivo l’errore di Luiz Felipe da parte dei biancocelesti: a rispondere la rete finale di Alessio Romagnoli. Sì, proprio lui. Il laziale di sangue.

Sesta partita consecutiva del Milan senza subire reti. Sono numeri importanti quelli del Diavolo. Che mettono ancora in evidenza una fase difensiva fatta con grande attenzione: i due centrali ancora sugli scudi, Davide Calabria pure. Fondamentale anche Lucas Biglia in mezzo al campo e Hakan Calhanoglu nel tenere palla.

Lazio-Milan: tabellino, voti e pagelle

Marcatori: /

Ammoniti: Kessié, Romagnoli, Calabria, Marusic, Radu, Milinkovic-Savic.

Espulsi: /

LAZIO: Strakosha 6,5; Cáceres 6 (Dal 68′ Luiz Felipe 5,5), De Vrij 6,5, Radu 6; Marušić 6 (dal 93′ Lukaku 5,5), Parolo 6, L. Leiva 5,5, Milinković-Savić 6,5, Lulić 6; Luis Alberto 6 (dal 67′ Felipe Anderson 6); Immobile 6,5.

MILAN: Donnarumma 7; Calabria 6,5, Bonucci 7, Romagnoli 7, Rodriguez 6; Kessié 6,5 (dal 96′ Montolivo 6), Biglia 6,5, Bonaventura 6,5; Suso 6 (dal 108′ Borini 6), Cutrone 6 (dal 70′ Kalinic 5), Calhanoglu 6,5.

UOMO PARTITA MILANLIVE: Alessio Romagnoli Leonardo Bonucci

Lazio-Milan: le pagelle dei rossoneri

Donnarumma 7: primo tempo fra parate importanti e un’ingenuità clamorosa su Immobile (per fortuna senza danni). Nessun intervento in particolare nella ripresa e durante i supplementari. Straordinario invece ai calci di rigore!

Calabria 6,5: sfiora il secondo gol all’Olimpico in quattro giorni, glielo nega Strakosha. Altra prestazione di grande applicazione per lui. Che sbarra la strada a chiunque passi da quelle parti. Jordan Lukaku compreso.

Bonucci 7: non sbaglia un intervento. Entra sempre pulito sul pallone, gioca d’astuzia e d’esperienza in più di un’occasione. Glaciale quando tocca a lui sul dischetto. E il suo era un rigore pesantissimo.

Romagnoli 7: lo abbiamo elogiato perché uno dei migliori di questo periodo. E si è confermato anche stasera, proprio contro la sua Lazio. Perfetto in chiusura e in copertura, interviene quando può e quando deve. Un muro. E il destino vuole che sia proprio lui a calciare il rigore decisivo. Nello stadio in cui ha esultato per lo Scudetto biancoceleste.

Rodriguez 6: rischia di regalare un gol alla Lazio durante il primo tempo. La sua prestazione cresce con il passare dei minuti. Sbaglia il rigore proprio come successo contro la Sampdoria. Il tiro dagli undici metri è una specialità per lui e non deve farsi trovare impreparato.

Kessié 6,5: è spettacolare il duello in mezzo al campo con Milinkovic-Savic. Sembra si sia sdoppiato: è praticamente ovunque. In attacco e in difesa. A chiudere e ad inserirsi. (Montolivo 6: entra e fa bene il suo lavoro. Chiude le linee di passaggio e prova ad inserirsi in zona offensiva. Sbaglia il suo rigore, ma va premiato per la solita professionalità).

Biglia 6,5: Luis Alberto non lo molla mai e lui si abbassa fra i centrali per impostare il gioco. Tanti palloni recuperati e ben smistati. Punto di riferimento per tutti i compagni di squadra. Che gli affidano i palloni più difficili da gestire. E lui lo fa con grande qualità e personalità. Uno così non si vedeva da anni al Milan.

Bonaventura 6,5: in zona offensiva è quello più attivo. Sbaglia spesso però nelle scelte finali. E’ lui a condurre la palla nei tanti contropiede orchestrati dalla banda di Gattuso. A volte lo fa bene, altre male. Ma la sua presenza in mezzo al campo è fondamentale. Cala un po’ nei supplementari perché evidentemente stanco. Ma è lucidissimo in occasione del rigore.

Suso 6: assente ingiustificato, lo spagnolo. Tanto sacrificio in copertura e questo gli va riconosciuto senza dubbio. Ma da uno come lui ci sia aspetta sempre di più, soprattutto nelle giocate in zona offensiva. E invece non incide, anche perché servito poco e male. (Borini 6: è il 12esimo uomo del Milan e si sta rivelando sempre più importante. Gattuso lo mette in campo dopo l’ingresso di Lukaku dall’altra parte: scelta azzeccatissima perché l’ex Sunderland lo contiene e riparte con grande gamba. Purtroppo però troppe volte non visto dai compagni).

Cutrone 6: solito lavoro sporco di grande importanza quello del giovane attaccante rossonero. Il quale ha anche qualche occasione per colpire, ma non la sfrutta. Poteva fare di meglio. Ma non lo hanno aiutato i compagni di squadra (Kalinic 5: il suo ingresso poteva aiutare e non poco la squadra in fase di risalita. Ma non conferma la buona prestazione fatta contro la Roma: lotta, sì, ma con meno irruenza. Clamorosa poi l’occasione fallita sul finire del secondo tempo supplementare. Bocciato).

Calhanoglu 6,5: meno intensa del solito la sua partita. Riesce a rendersi pericoloso più volte, senza però concludere. Gattuso però lo tiene in campo perché sa quanto è importante. Sia per tenere il possesso della palla che per i calci di rigore. E infatti fa benissimo entrambe le cose: spettacolare la giocata al 90′ per far uscire il Milan da una situazione difficile, glaciale dagli undici metri. Altra grande prestazione la sua.

Gattuso 8: non sappiamo quali corde ha mosso, ma il suo è un Milan incredibile. In continua crescita fisica e tattica: straordinario in fase difensiva (sesta partita consecutiva senza prendere gol), ordinato e rapido nelle ripartenze offensive. L’ex centrocampista ha trasformato questa squadra e continua a farlo. Lucido anche nelle gestione dei cambi: ne conserva due per i supplementari e ne sfrutta uno per inserire Borini per contenere Lukaku. Coraggioso nel privarsi di Kessié e Suso, due rigoristi. Ma ha avuto ragione lui. Ancora una volta.

 

Pasquale La Ragione – Redazione MilanLive.it

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