MILAN NEWS – L’urna di Nyon non è stata affatto fortunata. Il cammino in Europa League del Milan si scontrerà con quello dell’Arsenal, storica corazzata britannica.
Un accoppiamento durissimo ma allo stesso tempo prestigioso, che ai più ottimisti farà rivivere intriganti atmosfere da grande calcio. Come scrive la Gazzetta dello Sport Milan-Arsenal è un match dai cento incroci, tra precedenti, storie parallele e differenze sostanziali.
Si comincia proprio dai precedenti: dolce-amari per il Milan, che nel 1994 si affidò all’estro di Zvonimir Boban per vincere la Supercoppa Europea proprio contro i Gunners quando ancora si giocava tra andata e ritorno. Meno positivi i precedenti di Champions League: nel 2008 il blitz di Fabregas e Adebayor eliminò il Milan campione in carica dalla competizione. Clamoroso quello della stagione 2011-2012: la squadra di Allegri strapazzò 4-0 all’andata l’Arsenal a San Siro per poi rischiare una clamorosa rimonta al ritorno londinese: una sconfitta per 3-0 che però segnò una spaccatura fortissima nello spogliatoio milanista.
Tanti altri incroci da segnalare: quello tra due allenatori agli antipodi. Da una parte l’esperto e maturo Arsene Wenger, da anni Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico. Dall’altra uno che di nobile ha molto poco, Rino Gattuso, tecnico tutto grinta e cuore che però si sta facendo strada senza paura nel calcio che conta.
Ed ancora lo scontro tra amici del cuore, con Hakan Calhanoglu che sfiderà Mesut Ozil: entrambi turchi ma praticamente nati e cresciuti in Germania, tutti e due numeri 10 dal grandissimo talento. O Ricardo Rodriguez e Granit Xhaka, titolarissimi di Milan e Arsenal che condividono fin da giovanissimi l’esperienza nella Nazionale svizzera. Infine Sead Kolasinac, terzino bosniaco che con la sua rete contro l’Ostersund ha garantito il passaggio del turno agli inglesi in Europa League: se il closing Milan con i cinesi fosse stato finalizzato un mese prima (verso marzo 2017) oggi sarebbe un calciatore rossonero.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it