NEWS MILAN – Gennaro Gattuso pronto a rilanciare André Silva come titolare in Milan-Ludogorets, match di ritorno dei Sedicesimi di finale di Europa League. Una chance importante per il numero 9 rossonero.
Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, lo spezzone di partita disputato contro la Sampdoria ha visto il portoghese lanciare segnali molto positivi dopo alcune prestazioni non particolarmente convincenti. Forse il momento della svolta per il giovane attaccante è arrivata. Stasera a San Siro per lui l’occasione di dimostrare di meritare l’investimento fatto in estate per comprarlo dal Porto. A proposito, Gattuso ha rivelato che il pagamento della cifra pattuita (circa 38 milioni di euro) è avvenuto con due mesi di anticipo. Alla faccia dei presunti problemi economici del Milan.
Il mister in conferenza stampa ha speso parole di elogio per André Silva: «Va fermato, due-tre volte a settimana si ferma a calciare e provare altri movimenti, con la Sampdoria si è visto il suo valore. Non parla tanto, va stuzzicato e penso di saper entrare nella sua testa. Gli attaccanti vivono per il gol e tante volte se non arriva vanno in depressione. Sulla voglia che sta mettendo ci siamo, è cambiato tantissimo in questi mesi. Ora deve trovare il gol per sbloccarsi. E’ un giocatore forte e siamo contenti di lui, gli siamo molto vicini».
Se Gattuso è riuscito veramente a entrargli nella testa, come fatto con altri giocatori, allora è probabile che dal numero 9 del Milan vedremo ancora l’atteggiamento ammirato domenica contro la Sampdoria. Quello è l’André Silva che vogliamo tutti, ovviamente con l’aggiunta dei gol. Le ultime sue reti risalgono al 23 novembre, in Europa League contro l’Austria Vienna. Stasera contro il Ludogorets a San Siro avrà una chance importante per tornare a segnare e fare una prestazione che dia continuità a quanto visto recentemente in campionato. Anche perché c’è un Patrick Cutrone sempre scalpitante e un Nikola Kalinic rientrato dall’infortunio. La gara di questa sera serve per lanciare un segnale forte da parte dell’ex Porto.
Matteo Bellan