NEWS MILAN – Tornano ad addensarsi nubi attorno a Yonghong Li. Dopo un periodo in cui non erano più emerse notizie negative nei suoi riguardi, ieri dal Corriere della Sera sono arrivate news poco rassicuranti sul patron del Milan.
I dubbi nei confronti dell’uomo d’affari cinese c’erano stati fin dal principio, considerando che anche in patria era poco conosciuto e che non è mai stata chiarita completamente la sua consistenza patrimoniale. Tuttavia, Yonghong Li era stato capace di mettere sul piatto i 740 milioni (520 per le quote e 220 per i debiti) necessari per acquistare il Milan. 180 milioni sono arrivati da un prestito del fondo Elliott Management Corporation (che ne ha prestati altri 123 al club) e altri 340 attraverso triangolazioni di denaro con Hong Kong, le Isole Vergini e Cayman. Molti si sono chiesti a chi appartenessero certi capitali.
Dall’inchiesta del Corriere della Sera è emerso che la Jie Ande, holding di Yonghong Li, fosse insolvente prima ancora dell’acquisizione del Milan. Nel maggio 2016 la Jiangsu Bank aveva fatto causa per la mancata restituzione di un prestito. L’uomo d’affari cinesi aveva dato un pegno le sue quote dell’11,39% nella società di packaging Zhuhai Zhongfu. Nel febbraio 2017 il tribunale del popolo di Futian ha ordinato la vendita all’asta di quella partecipazione in modo da rimborsare la banca. In seguito, anche un altro istituto bancario ha bussato alla porta di Yonghong Li. Lo scorso mese la Banca di Canton ha chiesto la liquidazione per bancarotta della Jie Ande. L’asta precedente, fissata al 2 febbraio, è stata rinviata.
La Gazzetta dello Sport scrive che l’UEFA aveva già sentito puzza di bruciato a dicembre, quando aveva respinto la richiesta di voluntary agreement presentata dal Milan. I vertici di Nyon pretendevano che il rifinanziamento del debito fosse completato e anche delle precise garanzie da parte del proprietario. E adesso cosa succede? Intanto il club continua a essere impegnato nel rifinanziare l’esposizione debitoria verso Elliott. Per la parte del Milan (i 123 milioni) non ci sono problemi, invece più dubbi ci sono sulla controllante Rossoneri Lux. E dopo le ultime notizie su Yonghong Li i finanziatori potrebbero essere scoraggiati.
Per questo la società rossonera, supportata all’advisor Merrill Lynch, sta studiando un rifinanziamento da complessivi 300 milioni tutto a carico del club. Inoltre si starebbe cercando un socio di minoranza che possa apportare 70-80 milioni necessari per arrivare alla quadra e rimborsare Elliott. Infatti, oltre ai 303 milioni prestati, ci sono gli interessi e una serie di commissioni che fanno lievitare la cifra da restituire al fondo americano entro ottobre 2018. Un’operazione complicata, ma si farà di tutto affinché Yonghong Li rimanga proprietario del Milan. Vedremo se la dirigenza riuscirà nel proprio intento, altrimenti nel prossimo autunno-inverno potrebbe esserci una nuova proprietà.
Redazione MilanLive.it