MILAN NEWS – Chissà se arrivati a questo punto, a quasi tre mesi dall’inizio del suo lavoro da allenatore della prima squadra, Gennaro Gattuso si sarebbe aspettato di vivere un momento così positivo.
Il suo Milan corre ormai da solo, con le proprie gambe, visto che da 10 gare consecutive è imbattuto, è in lizza ancora su tre fronti e inizia anche a giocare come si deve. Gattuso non è più solo un traghettatore che doveva infondere grinta e responsabilità ai calciatori, bensì un vero condottiero vincente e preparato.
La Gazzetta dello Sport ha riportato le parole del tecnico ieri in conferenza stampa, quando si è soffermato sui miglioramenti nel gioco e nell’atteggiamento: “Merito della squadra che sa giocare a calcio. Io rimarrò sempre grinta e cuore, non c’è problema, ma sono solo modi di dire da bar. Vedo grande disponibilità e senso di appartenenza, vedo che quanto proposto in settimana è sempre recepito e questa per me è la miglior soddisfazione. E vedo gente come Musacchio che oggi si è scaldato per 90’ senza problemi perché Bonucci non era al top. Forse ho cambiato qualcosa nella mentalità. Per i giocatori sarò un incubo, un martello, ma finché sono qui darò sempre il meglio di me per riprenderci i punti persi. Io anche l’anno prossimo? Arrivederci”.
L’esempio perfetto arriva dalla reazione del Milan e di Ricardo Rodriguez dopo il rigore sbagliato ad inizio match; il terzino ha continuato a giocare nonostante la delusione: “A Ricardo dico che i rigori li sbagliava Maradona, figuriamoci se non può sbagliarli lui. Dalla sua faccia sembrava avesse fatto qualcosa di grave, per fortuna poi ha continuato a giocare. All’inizio sapevo di essermi preso una patata bollente, qualcosa di grande che mi avrebbe fatto invecchiare velocemente. Oggi invece dico che è facile allenare questa squadra“.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it