NEWS MILAN – All’indomani di Milan-Sampdoria il capitano rossonero Leonardo Bonucci è intervenuto ai microfoni di Radio 105. E’ stato Max Brigante a intervistarlo nel corso della trasmissione ‘105 Mi Casa’.
Il giocatore ha esordito così: “Sto alla grande, soprattutto dopo ieri sera. Gol annullato? Sapevo di essere in fuorigioco, ma ho esultato lo stesso visto che capita poche volte. Finalmente ci siamo, abbiamo creato un gruppo e fatto squadra. I risultati si vedono. Grande merito di Gattuso, ha saputo toccare le corde giuste fin dal primo giorno. C’è entusiasmo, però teniamo i piedi per terra perché la strada è ancora lunga. Viviamo con il sorriso ogni giorno per arrivare a grandi obiettivi finali”.
Bonucci ha speso parole di elogio per Gennaro Gattuso: “Sul campo è il primo ad allenarsi. La carica e la passione che mette è impressionante, non penso di averla vista in nessun altro allenatore”.
Si parla poi di suo figlio Lorenzo, grande tifoso del Torino: “Ieri era un po’ giù per il derby perso dal Torino. Invece l’altro figlio è ancora indeciso tra Juventus e Milan. Lorenzo cambia squadra se Belotti viene in rossonero? Forse qualche dubbio può venirgli in testa”.
Bonucci prosegue parlando dei momenti complicati delle squadre: “Io fortunatamente ho avuto poche crisi nei sette anni di Juventus. Però quando abbiamo perso la finale contro il Barcellona a Berlino eravamo noi come singoli a non aiutarci a dare il meglio. Inizialmente è successo un po’ anche al Milan quest’anno. Tanti volti nuovi, difficile mettere insieme così tante persone in un gruppo e farlo rendere subito al 100%. Ci abbiamo messo un po’ di tempo a conoscerci. Il mister è stato fondamentale da quando è arrivato, perché ci ha dato autostima e sicurezza. Ha creduto in noi subito. La fiducia che ciascuno ripone nel compagno e nel gruppo è fondamentale per uscire da momenti di crisi. Ti spinge a dare il 101% quando le cose non vanno bene”.
In seguito si parla di mentalità vincente: “Nella testa per arrivare alle vittorie bisogna avere il pensiero di non accettare le sconfitte. Bisogna scendere in campo per voler vincere e non perdere. La parola perdere vorrei non sentirla fino a fine carriera”.
Bonucci spiega che musica ascolta prima della partita per caricarsi: “Al Milan nello spogliatoio ho trovato le casse con la musica, però io mi fido dei miei gusti e ascolto la mia playlist. Per ultima lascio la canzone Feded di Alan Walker. Poi scatta il click, pronti per la battaglia insieme ai compagni, con cui si fa il cammino fino al campo”.
Il capitano del Milan commenta l’ingresso in campo nel pre-partita: “Io cerco di essere il primo o tra i primi per godermi tutto, dal primo all’ultimo secondo. E’ una bella sensazione entrare e sentire la carica dello stadio. Poi io mi carico anche con gli insulti degli stadi avversari”.
A Leonardo viene chiesto come sia realizzare il sogno avuto da bambino: “E’ quello che non devi perdere per arrivare in alto. Una parte di te deve sempre rimanere un bambino, perché devi inseguire continuamente quel sogno. Anche quando arrivi in alto è difficile rimanere in vetta. Nei momenti di crisi devi fare un passo indietro e sistemare le cose”.
Il difensore ex Juventus rivela di non aver mai avuto un piano B, si è sempre visto come un giocatore di calcio: “Non ce l’ho mai avuto. Il mio modo di approcciare il calcio anche quando ero bambino era preso da esempio dagli altri ragazzini. Per me c’erano solo studio e calcio. Sabato sera gli altri andavano a ballare, io no. Ero sempre lì sul pezzo, un sognatore e fortunatamente ci sono riuscito”.
Bonucci viene interpellato sulla scelta di passare al Milan, dopo anni di vittorie con la Juventus: “Scelta difficile, quando ti abitui a giocare in Champions League contro campioni fare un passo indietro è complicato. Però del Milan mi hanno convinto il progetto e il grande entusiasmo creato subito. Adesso abbiamo l’opportunità di arrivare in fondo in due competizioni. Ho fatto una scelta difficile, però penso che potremo dire la nostra in queste due competizioni. Posso ancora mantenere viva questa fame di vittorie”.
: “E’ un lavoro quotidiano di 6-7 ore tra fisioterapia, palestra, campo, vasche di acqua fredda e tutto ciò che serve per recuperare. E’ un lavoro di 24 ore, però. Devi stare attento alle ore di sonno, a cosa mangi, a dove vai eccetera. La testa va lasciata sgombra dal resto quando vai in campo, influisce molto sulla prestazione”.
Se i suoi figli vorranno giocare a calcio lui che farà? Replica così: “Cercherò di essere neutrale nei giudizi. Mio padre non giudicava mai, si metteva in disparte e non mi diceva cosa fare. Mi ha lasciato libero e ciò è stato un segreto per diventare grande prima di esserlo”.
Bonucci parla di dove può arrivare questo Milan: “Intanto pensiamo a giovedì, in Europa non è mai facile e scontato niente. Adesso avremo settimane terribili, dobbiamo farci trovare pronti. Sogniamo di arrivare in fondo agli obiettivi prefissati a inizio anno, dobbiamo crederci e possiamo giocarcela fino alla fine”.
Quando si parla di attaccanti che l’hanno fatto sudare indica un nome chiaramente: “Cristiano Ronaldo, quando ha incontrato la Juventus ha sempre segnato. Insieme a Messi è il fuoriclasse per eccellenza. Rubano sempre il tempo, non puoi lasciarli un centimetro. Nesta è il mio idolo da quando faccio il difensore”.
Matteo Bellan