MILAN NEWS – C’era una volta il vecchio Milan, quello che dopo le prodezze dello scorso anno, con Vincenzo Montella a traghettarlo, era diventato un tantino monotono nelle sue soluzioni d’attacco.
Storicamente, almeno da quando Jesus Suso è un titolare fisso della squadra rossonera, il Milan amava attaccare prevalentemente sulla corsia di destra, grazie ai movimenti mai banali dello spagnolo e agli inserimenti di terzini e mezzali alle su spalle. Ma le geometrie e gli schemi di recente sono cambiati: ora il Milan pende anche a sinistra, corsia letteralmente rivalutata grazie alla crescita di alcuni singoli in particolare.
Nell’analisi tattica della Gazzetta dello Sport rispetto alla gara di ieri contro il Ludogorets, si evince come il Milan abbia attaccato più spesso dalla corsia mancina, grazie ad un Hakan Calhanoglu in forma smagliante: 51 palloni toccati, 3 occasioni da gol create e 8 tra palloni recuperati e duelli vinti. Un calciatore totale e grintoso, che con i suoi movimenti repentini tra le linee è andato a dar fastidio alla difesa bulgara e consentito gli inserimenti di Bonaventura e le sovrapposizioni di Calabria. Il Milan ieri ha praticamente vinto la partita grazie al dinamismo ed alla tecnica di Calhanoglu, vera e proprio arma a sorpresa della squadra di Gattuso, che dunque non dipende più soltanto dalle invenzioni di Suso.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it