Ludogorets-Milan, Gattuso: “Risultato bugiardo. Futuro? Spero di restare”

Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso (©Getty Images)

Gennaro Gattuso al termine di Ludogorets-Milan, match d’andata dei Sedicesimi di Finale di Europa League, si è concesso ai microfoni di Sky Sport.

Rino esordisce così: “Partita perfetta non direi, potevamo giocare meglio. Si che in Europa ci sono sempre partite difficili e sapevamo che loro potevano metterci in difficoltà. Ci teniamo stretto il 3-3-0, ma è un risultato bugiardo perché dovevamo fare meglio. Complimenti ai ragazzi, pensiamo alle prossime

Il mister prosegue così: “Merito dei ragazzi se subiamo meno. C’è sempre impegno e hanno creduto in ciò che veniva proposto. Dal primo giorno ho visto entusiasmo e partecipazione

Gattuso viene interpellato su Alessio Romagnoli e Patrick Cutrone: “Io ho bisogno di tutti in questi momento. Fuori abbiamo anche Musacchio e Zapata. Romagnoli è uno dei più forti difensori d’Italia, non lo scopro io. Sta trovando continuità e sta giocando con personalità. Lui, Calabria e Cutrone possono dare tanto anche alla Nazionale. Diventeranno giocatori importanti“.

Il tecnico rossonero sottolinea cosa andava fatto meglio in Ludogorets-Milan: “Sono un po’ arrabbiato, potevamo fare meglio. Nel primo tempo forzavamo troppo le giocate. Abbiamo perso un po’ di palloni in uscita, poi loro ci hanno messo in difficoltà con i giocatori veloci. Dovevamo sviluppare meglio il gioco“.

Però Rino può essere soddisfatto di alcune cose: “La cosa che mi fa stare tranquillo è che vedo senso di appartenenza e voglia di allenarsi anche da parte di chi in questo momento non è protagonista. E’ facile allenarli e sono contento di questo, poi spero che quando alcuni verranno chiamati in causa saranno in condizione di dare il loro contributo. Bisogna allenarsi bene e farsi trovare pronti. Voglio mettere tutti nella condizione fisico-mentale giusta. Bisogna far sentire tutti importanti, non voglio perdere nessuno per squadra“.

Gattuso conclude parlando del suo futuro: “Sono tranquillo, per me è un sogno allenare il Milan a 40 anni. Però so che ho tanto da imparare. Voglio che il Milan torni dove merita, se io vado non è un problema. Il Milan è più importante di Gattuso. Mi è stata data fiducia da Fassone e Mirabelli, li ringrazio. E’ un un onore e un sogno, spero duri più a lungo possibile“.

 

Matteo Bellan

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