NEWS MILAN – Un Gennaro Gattuso molto concentrato quello visto ieri in conferenza stampa alla vigilia di Ludogorets-Milan. Sa che la squadra bulgara non va sottovalutata nei Sedicesimi di Finale di Europa League. Servono umiltà, attenzione e grinta.
Il mister è contento dei progressi fatti dalla squadra da quando è arrivato in panchina: «Nei due mesi da Rijeka a oggi c’è dentro tanto lavoro. È una squadra diversa, con concetti diversi, con una condizione fisica migliore almeno per come intendo io il calcio, con una mentalità più positiva. Quella di una squadra che sa quel che vuole, che a livello caratteriale, mentale, sa tenere meglio il campo. Alla prima difficoltà, qualche tempo fa sparivamo dal campo».
Gattuso ha ricevuto elogi per aver rimesso in carreggiata il Milan, però tiene i piedi per terra anche parlando del suo futuro: «Ultimamente ricevo molti complimenti, ma è una cosa che vivo male. I complimenti li ho sempre sofferti da calciatore, io voglio solo continuare a fare il mio lavoro. E tuttora mi sento un traghettatore. La priorità non è che Gattuso rimanga o meno, la priorità sono i giocatori. Sono però onorato di allenare questa squadra. Ma non voglio mai essere un peso per il Milan. Sto vivendo un sogno, anche se mi costa tantissima fatica, perché si dorme poco e mi fa sentire il peso di una grande responsabilità».
Redazione MilanLive.it