MILAN NEWS – Il Milan torna in campo. E, da qui fino alla sosta per le Nazionali (18 marzo), giocherà almeno una volta ogni tre giorni. Un tour de force di fuoco per la squadra rossonera. Che però ora deve restare concentrata solo sulla Spal.
A Ferrara il Diavolo ha l’obbligo di portare a casa i tre punti. Non sarà per nulla semplice: i neopromossi credono nella salvezza e lottano ad ogni centimetro. Inoltre il Milan non ha dei bei precedenti contro le squadre della zona retrocessione: basti ricordare Benevento e Verona. Ma quella era una squadra diversa rispetto a quella di oggi. Che è riuscita a mettere benzina nelle gambe e a trovare la quadratura del cerchio tattico. Tutto grazie alla mano di Gennaro Gattuso.
Spal-Milan: le parole di Gattuso
In questo venerdì di vigilia il tecnico rossonero è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida di domani. Si parte con gli ultimi aggiornamenti sull’infortunio di Nikola Kalinic: “E’ un infiammazione. L’abbiamo preso in tempo, non dovremmo rischiare di perderlo per troppo tempo. Sostituto? Di sicuro non c’è niente e l’ho dimostrato. C’è Cutrone, c’è André Silva e anche Borini. Non ci piangiamo addosso“.
L’ex allenatore della Primavera conosce molto bene la realtà Spal: “L’ho incontrata in C e in B. Sa quello che deve fare. Difendono bene e spingono con gli esterni. Lo stadio è come la Bombonera, non sarà facile per noi, dovremo fare molta attenzione“.
Il tecnico ribadisce i soliti concetti: “Penso partita per partita. Sto pensando sempre di mettere la squadra migliore in campo. Non faccio calcoli, sono contento per come vedo i ragazzi, per la voglia che ci mettono. Espulsioni? Non siamo cattivi e lo dicono i numeri. Dobbiamo migliorare sulle scelte e sull’esperienza. Musi lunghi? Bene, ma devo preoccuparmi se non ci sono“.
Sul paragone fra Thiago Dias della Primavera e Suso: “Thiago fa ancora un po’ di casini tatticamente. Deve ancora mangiarne di pasta asciutta per arrivare ai livelli di Suso. Ma lo seguiamo. Suso non può fare tutte le partite. Le idee ce l’abbiamo“.
I rossoneri non guardano la classifica: “Non possiamo permetterci di pensare alle altre. Dobbiamo pensare a noi ed esprimerci al massimo. Il mio obiettivo è quello di dare un valore a questi giocatori. Farli giocare e dare dimostrazione che possiamo dar fastidio a tutti. Oggi andiamo alla ricerca dell’equilibrio”.
Su di lui c’è ancora l’incognita del futuro. Massimiliano Mirabelli spera che possa rimanere per altre dieci anni. Ma Rino spiega: “Spero di riuscire a continuare quello che ho cominciato. Ma il bello del calcio è che cambia tutto in poco tempo. Ho sentito di tutto e di più sul mio conto da calciatore e questo mi ha sempre dato più forza. Mi piace fare l’allenatore, aggiornami, provare le cose nuove. Ci sono allenatori che fanno questo mestiere per vent’anni senza vincere niente, io a 40 ho portato il Pisa dalla C alla B con un budget da un milione“.
Gattuso è concentrato solo su un obiettivo: “Vincere. Farlo aiuta a livello mentale. L’ambiente è più sereno, ci si allena meglio. Serve continuità di risultati e anche di gioco. E dopo riuscire a recuperare le energia più in fretta possibile“.
Il Milan ha iniziato a subire pochi gol: “Ho lavorato sui concetti, su lavoro didattico. Una volta a settimana lavoriamo sempre con la linea difensiva. Si lavora sulle situazioni, su quello che crediamo sia l’aspetto corretto. Loro ci credono fortemente. Mi hanno dato grande disponibilità. Oggi fare questo lavoro è meno noioso, all’inizio sono stati bravi loro“.
L’allenatore rossonero non si prende i meriti dei miglioramenti del Milan: “In questo momento meriti non ne ho. La mia bravura è stata quella di credere fortemente in questa squadra e sul lavoro da fare. Ma sono stati più bravi loro. Ho visto gente stringere i denti, non mollare. Sono stati sul pezzo anche se stanchissimi. E oggi si vedono miglioramenti in alcuni di loro. Io ho proposto determinate cose, ma poi sono stati bravi loro. Sono migliorati tutti: Romagnoli, Calhanoglu, Bonaventura, Suso, Kessié“.
Gattuso conosceva Hakan Calhanoglu, ma lo ha sorpreso: “Non mi aspettavo avesse una gamba così importante. Pensavo fosse lento, invece non è così, mi piace molto, mi ha sorpreso, non mi aspettavo fosse così completo“.
Lucas Biglia e Leonardo Bonucci sono nettamente migliorati nell’ultimo periodo: “Biglia da quattro o cinque settimane non sbaglia un pallone e corre dodici chilometri. Sta dando un equilibrio pazzesco. Vedetevi il Biglia dell’anno scorso e vedrete che non ci sono differenze da quello attuale. Fisicamente non stava benissimo. Ci aspettiamo tutti di più da Bonucci perché è un campione. Me li tengo stretti entrambi per come stanno giocando“.
Non si può evitare di parlare degli attaccanti rossoneri. In particolare del deludente André Silva: “André ha una grandissima qualità. Sta a me, al mio staff e alla società dimostrargli fiducia. Dobbiamo metterlo in condizioni. Non sono in un momento brillantissimo ma gli attaccanti sono giocatori forti“.
Redazione MilanLive.it