MILAN NEWS – Un inizio di settimana subito intenso per il Milan. Che, dopo la splendida vittoria in campionato con la Lazio di domenica, domani affronterà ancora i biancocelesti ma in Coppa Italia.
A San Siro si gioca l’andata della semifinale della coppa di lega italiana. Chissà se sarà ancora protagonista Hakan Calhanoglu, autore di una prestazione maiuscola domenica sera. Il turco è stato rivitalizzato dalla cura Gennaro Gattuso: dopo un inizio di stagione zoppicante, nell’ultimo mese ha mostrato una crescita importante sotto tutti i punti di vista. Ad oggi è un giocatore chiave per lo scacchiere del Milan. Ma da uno come lui ci si aspetta sempre di più.
Calhanoglu è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita insieme a Giacomo Bonaventura. Ecco le sue parole sulla sua crescita personale: “Sono felice di aver raggiunto questo livello. Ci ho messo un po’ a riprendere il ritmo. Ho trovato un allenatore che mi dà fiducia, mi parla tanto, mi aiuta. Inizialmente non ha avuto la forza di dimostrare il mio valore dopo l’infortunio. Da quando c’è Gattuso ho più motivazione, sto tornando quello di prima. Posso dire di aver raggiunto il livello che speravo“.
Evidente un certo feeling tecnico proprio con Bonaventura, aiutato anche dalla posizione ravvicinata fra i due in campo: “Vado d’accordo con Jack, mi trovo bene in quella posizione. Durante le partite è importante andare d’accordo perché ci aiutiamo l’uno con l’altro. L’obiettivo è vincere“.
Con Vincenzo Montella non ha trovato continuità anche per un modo diverso di giocare: “Ogni allenatore ha una sua idea di gioco. Nella mia carriera non ho mai giocato 3-5-2, quindi ho avuto difficoltà ad adattarmi a quel modo di giocare, non era il mio. In Germania giocavo nel 4-2-3-1, un modulo molto diverso. Sono contento del ruolo che occupo ora con Gattuso“.
Calhanoglu racconta la crescita fisica della squadra grazie a Rino: “Vi ricordate com’era da giocatore? Sta facendo lo stesso da allenatore. Vuole il massimo da ogni allenamento e portarlo in campo anche in partita. Ma soprattutto quando ci alleniamo“.
Il turco spiega perché ha fatto molta fatica all’inizio: “Personalmente non ho avuto molti problemi. L’Italia è simile alla Turchia. L’ambiente Milan mi ha aiutato molto. Tutti si aspettavano tanto da me, ma non potevo dimostrarlo subito, anche per l’infortunio. Ora ho raggiunto un obiettivo, ma sarò ancora meglio. Così come lo sarà tutta la squadra“.
Gattuso con lui ha lavorato molto sul piano mentale: “Mi motiva quando mi parla. Mi piace quando mi mostra interesse. Mi ha detto che il mio problema era in testa, non nei piedi. Questo mi ha aiutato molto“. Contro la Lazio si è rivisto l’elastico grazie a lui: “L’ho visto da Jack in allenamento (ride, ndr). Per me l’importante è giocare bene insieme. Domani l’obiettivo è vincere“.
Anche la Turchia, come l’Italia, non andrà al Mondiale: “E’ come una coltellata. Ogni giocatore vorrebbe andare a giocare un Mondiale. Ci dispiace. Ma questo è il calcio, si va avanti“. Sul peso della maglia numero dieci del Milan: “Certo che si sente il peso. Lavoro molto per meritarmi questa maglia“.
Calhanoglu spiega le differenze fra la Serie A e la Bundesliga: “In Italia giocano molto a livello tattico e di esperienza, è molto difficile secondo me. Le squadre si chiudono per non prendere gol. In Germania si gioca molto più in attacco senza timore. Le avversarie più forti? Napoli e Juventus sono le migliori. Derby? Sono felice per aver mostrato la mia qualità, poi l’allenatore era arrivato da poco e ci tenevo”.
Redazione MilanLive.it