MILAN NEWS – Le vittorie contro Crotone e Cagliari hanno risollevato gli animi e la classifica del Milan. Ma la strada è ancora molto lunga e Gennaro Gattuso lo sa fin troppo bene.
Domani è in programma la difficile sfida contro la Lazio. L’andata finì malissimo per Vincenzo Montella e i biancocelesti hanno mantenuto alto il livello per tutto il girone d’andata. Oggi sono infatti una delle migliori squadre del campionato per qualità e organizzazione: gran merito va a Simone Inzaghi, una vera e propria rivelazione. A San Siro però non dovrebbe avere a disposizione Ciro Immobile, che ha saltato la rifinitura di oggi.
Gattuso è intervenuto nella solita conferenza stampa di vigilia. Per il tecnico non è una partita decisiva: “Ce ne saranno delle altre dopo. Ci sono tre punti in ballo, dobbiamo fare una grande prestazione e dare un segnale nello sfruttare il fattore campo. Sarà difficile, ma ci siamo preparati bene, faremo bene. La Lazio abbina qualità e forza fisica. Ha tanti giocatori bravi, quando ribaltano l’azione fanno paura. E’ il momento di alzare l’asticella, a Cagliari siamo stati fortunati“.
Contro la Lazio si gioca anche mercoledì in Coppa Italia: “Non ho preparato due formazioni diverse. Priorità a domani, poi penseremo a mercoledì“. I biancocelesti sono molto pericolosi: “Portano in area di rigore quattro-cinque giocatori. Bisogna fare attenzione e fare una partita tattica perfetta“. Ciro Immobile forse non sarà del match: “C’è Felipe Anderson. E se non c’è lui c’è Nani. Chiunque può far male“.
Il Milan quest’anno non ha mai vinto contro le big del campionato: “Domani parlerà il campo. I ragazzi sanno che non abbiamo mai battuto le prime sei della classifica“. Ricardo Rodriguez sarà assente per squalifica. Ma Gattuso non dà riferimenti sul sostituto: “Uno fra Calabria e Antonelli giocheranno“. Le differenze fra le due fasce: “Secondo me funziona bene anche a sinistra. A destra c’è Kessié che fa movimenti perfetti, Bonaventura invece ha qualità diverse. Ma sono contento anche della catena di sinistra“.
Rino commenta il paragone con il collega Simone Inzaghi: “Lo conosco bene, abbiamo parlato tante volte a Coverciano. Lui è molto più bravo di me, ha più esperienza. Da parte mia c’è tanto da imparare“. L’allenatore del Milan ribadisce la sua intenzione di pensare partita dopo partita: “Non ci penso alle altre partite. Oggi la mia testa è alla Lazio di domani, non a mercoledì. Non penso all’Udinese né alla Spal, altrimenti divento pazzo. In queste undici partite in quaranta giorni faremo del turnover“.
In conferenza Gattuso è apparso più sereno rispetto alle altre volte. Ecco perché: “In questo momento quando vedo la squadra allenarsi, l’entusiasmo che si respira, mi fa stare più tranquilla. C’è qualche faccia più sorridente, altre meno. Questo fa parte del calcio. Sono soddisfatto per quello che sto vedendo. In partita ma anche di come viene affrontata la settimana di lavoro“.
Il Milan però continua a segnare poco e Nikola Kalinic fa sempre fatica davanti alla porta: “Metterei la firma per veder giocare Nikola come a Cagliari. Possiamo fare qualche gol in più, ma oggi non è la mia priorità. Dobbiamo continuare a creare quello che stiamo facendo. Poi sistemeremo anche la questione del gol“. Inzaghi e Gattuso hanno avuto spesso modo di parlare: “Quando parlavo con lui si vedeva che era bello sveglio, uno che sa come entrare nella testa dei giocatori. Si parlava di questo a Coverciano“.
Per Alessandro Nesta ad oggi il Milan è da Europa League. “Milanello è casa sua. Magari ci aiuta con la fase difensiva, lui era un maestro. Comunque quella è una sua idea e la rispetto”. A proposito di Nesta, Alessio Romagnoli, da sempre designato suo erede, deve ancora crescere: “E’ un 95 e ha già 200 partite. Ha tecnica, ha forza. Ci mette voglia e veemenza. Lo vedo che dà importanza a curarsi, sta una o due ore in più in palestra. Siamo molto contenti di lui, ma può fare molto di più, ha grandi margini di miglioramento“.
Paolo Maldini ha detto di essere perplesso sul progetto del Milan. Gattuso commenta: “Che lavoriamo ventiquattro ore su ventiquattro. Abituati per la storia è normale far fatica a vedere il Milan così. Ma c’è una società che sta lavorando, che non fa manca nulla, che c’è professionalità. I risultati non sono perfetti, ma la gente qui dedica passione al Milan. Sta a me e ai giocatori far tornare il Milan dove è sempre stato“. Sul recupero di Andrea Conti: “Sta correndo, fra un mese si vedrà in campo con noi. Non bisogna aver fretta, dipende dall’atleta e dal fisico“.
Redazione MilanLive.it