MILAN NEWS – Le mani sul volto, ma stavolta non per disperazione bensì per la paura scampata al 95′ minuto di Cagliari-Milan, una gara intensa che finalmente i rossoneri hanno vinto con resistenza.
Quel pallone colpito da Faragò all’ultimo minuto e sfilato fuori di poco ha fatto venire qualche capello bianco a Gennaro Gattuso, che ha già vissuto di recente delusioni cocenti nel finale. Il tecnico del Milan, come riporta la Gazzetta dello Sport, ha richiamato i suoi a maggiore concentrazione nel post-partita della Sardegna Arena: “Bisogna stare attenti, a Benevento abbiamo preso gol all’ultimo minuto e su questo aspetto dobbiamo migliorare. Il Cagliari ti gioca addosso, era difficile”.
Interessante il passaggio delle sue ultime dichiarazioni in cui paragona il Milan attuale a se’ stesso: “Noi pensiamo a una partita alla volta. Oggi non ci possiamo permettere di guardare la classifica. Siamo brutti, gli occhi azzurri e i capelli biondi ancora non li abbiamo. Siamo così come sono io ora con la barba. Si vede il Milan di un allenatore giovane che ha fatto la Serie C e un anno in B, non un allenatore di prima fascia. Questa squadra sa giocare a calcio”.
Quando parla di singoli Gattuso tende a difendere la maggior parte dei suoi elementi tenendo per mano la rosa: “Abbiamo 11 partite in 43 giorni. Ci sarà il momento per André Silva e spazio per tutti. Devo solo trovare il coraggio di buttarlo nella mischia e farlo rendere al meglio. Le responsabilità sono mie. Comunque stavolta Kalinic ha fatto davvero bene. Tiriamo tanto, ma dobbiamo migliorare. Mercato? La società mi aveva messo a disposizione qualcosa, ho detto di no”.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it