Siamo alla vigilia di Cagliari-Milan e a Milanello si è svolta la consueta conferenza stampa di Gennaro Gattuso. Un’occasione per sottoporre al mister diverse domande dopo la sosta che ha visto i giocatori andare in vacanza e la Serie A fermarsi.
Ma in questa settimana gli allenamenti sono ripresi e in casa rossonera c’è voglia di dare continuità alla vittoria ottenuta contro il Crotone nella prima partita di campionato del 2018. Quest’anno per il Milan deve essere quello del riscatto, dato che la prima parte di stagione non è stata in linea con le aspettative. Vincere a Cagliari diventa importante per il rilancio della squadra.
Cagliari-Milan, la conferenza stampa di Gattuso
Gattuso parla così della ripresa degli allenamenti: “Abbiamo lavorato molto bene. Siamo soddisfatti della professionalità dei ragazzi, ma non avevamo dubbi. Peccato che ora c’è la partita… Speriamo di far vedere quello che abbiamo fatto vedere ultimamente. Mi è piaciuta la squadra“.
Il Cagliari è una squadra da non sottovalutare: “Quando riparte fa male. Ha calciatori veloci e tecnici, anche giovani interessanti. Bisogna fare una grande partita a livello fisico. Non è un caso se a Bergamo ha vinto e con la Juventus ha giocato bene. Sono forti sui duelli“.
Lucas Biglia viene da una buona prestazione contro il Crotone e la sua crescita è evidente: “Non mi piace parlare del singolo. Per me tutti sono importanti e non è una frase fatta. C’è bisogno di tutti, poi è il campo che parla. Non lo scopro io il valore di Biglia. Non gioca per caso nell’Argentina“.
L’allenatore rossonero commenta così la recente sosta: “Avevamo bisogno e i test lo hanno confermato. Abbiamo avuto valutazioni importanti, dovevamo recuperare. Era meglio se stavamo insieme però. Ma è giusto che hanno riposato“.
André Silva è uno dei calciatori da recuperare in questi mesi: “Ha una grande voglia. La responsabilità più grande è la mia. Devo trovare il coraggio di buttarlo nella mischia e dargli coraggio. Deve migliorare su qualche aspetto. Ma è professionale e ha tanta voglia. E’ molto forte, non è un caso che tante squadre lo richiedono. La società lo vuole tenere. Devo trovare il momento giusto per metterlo in campo“.
Rino non guarda al futuro ma pensa solo al presente: “Il futuro non è la mia priorità. Devo fare il massimo, vincere e convincere. Non devo rimanere per forza qua. Lo dirà il tempo. Ora voglio lavorare con tranquillità. Poi vedremo. Oggi non vado a dormire con il pensiero del futuro“.
Gattuso è felice della decisione della società di non intervenire sul mercato: “Io ho sempre detto di voler rimanere con questi ragazzi. So che alcuni di loro possono dare di più, ormai li conosco“. In due mesi da allenatore del Milan è rimasto sorpreso in particolar modo da un aspetto: “La grande professionalità di questi ragazzi. Pensavo di dover fare muso a muso con qualcuno. E invece no. Siamo uno staff giovane e credevo che qualcuno potesse giocarci. Ma invece ho trovato un gruppo di lavoro incredibile. Calciatori e non solo. Pensavo di fare qualche fatica in più“.
Il Milan fa fatica in trasferta e questo è un aspetto da migliorare: “Dobbiamo alzare l’asticella anche su questo aspetto, giocare con la stessa modalità in casa e fuori. A Benevento abbiamo pareggiato una partita strana. Bisogna giocare da squadra: creare e dare la mazzata quando dobbiamo darla. Creiamo tanto, ma facciamo fatica a finalizzare“. Sul calciatore che l’ha colpito i più: “Vedere Suso in transizione difensiva che rincorre l’avversario“.
Il Milan crea tanto ma segna poco: “Stiamo lavorando anche singolarmente per migliore. Bisogna lavorare. Per gli attaccanti è una questione mentale. Spero di continuare a continuare a creare tanto. Qualcuno prima o poi si sbloccherà“. In settimana è arrivato il ritiro dal calcio di Ronadinho. Gattuso lo conosce bene: “Si faceva voler bene da tutti. Una dote non comune per i campioni di quel livello. L’ho sempre visto sorridere. Questo era Ronaldinho. Quando giocavamo contro mi ha fatto un paio di numeri che ancora mi gira la testa…“.
Infine un pensiero su Manuel Locatelli, richiesto da tante squadre sul mercato: “Prima della sosta è venuto da me. Lui deve rimanere da me. Il derby era una partita da dentro o fuori e lui ha giocato da titolare. Deve pedalare e lavorare. Arriverà il suo momento. Deve interpretare meglio il ruolo della mezzala. Ha le qualità per giocare lì. E’ giovane, se deve crescere lo facciamo crescere noi. Ha tutto per giocarsela“.
Redazione MilanLive.it